venerdì 27 giugno 2014

Vamos...


Sulle note della Orquesta Tipica Fernandez Fierro (chiedo scusa per la omissione degli accenti dovuti) riprendo le cronache con i miei tipici ritardi. Sarà che son un puntuale cronico nella vita reale che, come sfogo sicuramente, ho queste mancanze nel mondo virtuale.
Tra un mesetto nasce nostro figlio. Si chiama Vicente Libero! Abbiam comprato una macchina. Una vecchia 147, la corrispondente della 127 in Italia. Qui però han continuato a fabbricarle per più tempo ed il mio modello è anche abbastanza sportivo. Inutile dire che ho dovuto prendere la patente.
Qui nella Matanza è tutto molto spiccio, almeno per quanto riguarda questo genere di pratica, normalmente è una vera Odissea che, per ragioni di decenza ed evidenti intoppi dificilmente sturabili causa burocrazia serrata e delirica, si risolvono a voce. Diciamo che si sistema con mutua partecipazione se si sa come fare, e non è così scontato. Per fare un esempio, quando fummo a fare il passaggio di proprietà che, ovviamente si paga in base al valore di acquisto dell'auto usato, valore che uno può aggiustare come vuole d'accordo col venditore una volta iniziata la pratica. Ossia si può far figurare che il prezzo d'acquisto fu un 30% meno al fine di pagare meno tasse tanto non richiedono nessuna ricevuta, comunque dicevo, al momento di ritirare la Cedula Verde che è un cartellino che certifica chi è l'effettivo fruitore dell'auto nonchè autorizzato legalmente all'uso, cedula che, viene consegnata in secondo luogo dopo aver sbrigato la prima parte delle pratiche dove si consegna la vecchia, almeno per me, un calvario durato quattro ore per operazioni che, di tempo effettivo diciamolo con chiarezza e sincerità, ti portano via il tempo di una colazione con brioche e cappuccino? Non credo, mettiamo che ci fosse tanta gente, mettiamo quello che si vuole, mi è parso ad ogni modo abbastanza assurdo eppure neanche tanto strano considerando gli standard e specialmente quelli di San Justo.
Tornando a noi, vado perchè mi diano la cedula e salta fuori che c'era una ipotetica Cedula Azul (cedula che prevede l'aggiunta di un'altra persona all'uso dell'auto) non consegnata al momento di consegnare per l'appunto la cedula vecchia. Cedula che nemmeno la proprietaria sapeva esistesse (la trovò come un mese dopo in casa sua sperduta in chissà quale angolo o cassetto) e che, senza di essa non si poteva terminare la pratica. Morale della favola già che c'era da risolvere il pagamento sospeso di vecchie multe e nel frattempo che l'impiegata verificava se si poteva trovare una soluzione per sopperire a questa imprescindibile mancanza la proprietaria giustamente le disse se si poteva almeno pagare la multa, già che ella doveva andarsene restando con la faccenda della cedula posticipata. Epilogo? Quando pago la multa mi consegnarono la mia cedula e finita lì, con la famosa cedula vecchia da consegnare che a quanto pare, non era più così necessaria. Tirando le somme, molti ma molti minuti tirati nel water.

Mi son perso in questo aneddoto quando mis arebbe piaciuto soffermarmi maggiormente sul sacar el registro ovvero prendere la patente. Qui la patente è la nostra targa, lo scrivo così, per fare un poco di note a margine. Ammetto che al momento di dare il teorico ero abbastanza teso. Volevo la patente il prima possibile al fine di comprare l'auto e iniziare ad accompagnare Silvina al lavoro che col pancione le stava risultando complicato e emolto faticoso. L'esame consiste nel passare da una scrivania all'altra essendo esaminati da impiegati all'apparenza non molto contenti del lavoro e nemmeno molto interessati all'esaminando. Una delle meraviglie della Matanza è che il gruppo sanguigno( che deve apparire nel documento ) è sufficiente conoscerlo, in caso contrario è necessario un certificato, come se, perdonate la malafede, una persona non conoscendolo andasse a farsi fare il certificato, ma questo è il meno.
Io ho avuto la fortuna di incontrare una signora, la impiegata di turno che, al momento dell'esame vero e proprio che è la risposta di venti domande se non erro a scelta multipla con una percentuale minima di successo che è del 75%, mi ha revisionato le risposte correggendo quelle errate prima dare l'invio al fine che il sistema calcolasse le corrette ed evaluasse la mia idoneità. Non male. Le sarò eternamente grato.
L'esame pratico consiste nel parcheggiare la macchina in una via, si sta tutti in coda e si procede per turno, girare attorno a due birilli e ciao. Non dovrei dirlo perchè è come sputare nel piatto ma, la difficoltà dell'esame non si può dire non rispecchi lo stile di guida degli argentini, almeno qui a Buenos Aires.
Credo mi farò un mate. Opto per un mate cocido, ovvero per farla breve un mate in bustina, espressione non corretta essendo il mate come già spiegato mi sembra, il recipiente dell'erba.

Mi stavo dimenticando una cosa, un evento di proporzioni pazzesche.È iniziato il mondiale! Già da un pezzo a dire il vero siccome gli ottavi sono alle porte e l'Italia che strano è già stata mandata a casa senza nemmeno passare il primo girone. Quando mi dissero che qui il calcio è una grande malattia di massa ci ho creduto ma fino ad un certo punto, ossia fino a quando non ha iniziato a giocare l'Argentina il mondiale. Il paese si paralizza. Non un'anima viva per strada o nei centri commerciali che normalmente brulicano. Mia moglie, che lavora in un centro di salute mi aveva addirittura prospettato la possibilità di non andare al lavoro ieri che giocava Argentina - Nigeria (incontro di relativo valore per un'Argentina già pienamente qualificata) non perchè volesse vedere la partita, ma perchè già si prevedeva l'assenza di assistiti al centro che non normalmente ha un discreto flusso essendo un luogo pubblico.La cosa mi lasciò basito, come può esser tanto importante una partita di qualificazione quando la stessa è già stata raggiunta. Non oso pensare se riesca ad arrivare alla finale. Verrà decretato un blocco nazionale di tutte le attività. Chi deve morire vivrà un giorno in più e chi deve nascere lo farà un'altra volta.

Perfetto, ora che è mezzanotte finisco il mate cocido e mi ritiro.