martedì 3 settembre 2013

Nella Steppa


E' passato molto piu' tempo di quanto immaginassi dall' ultima volta che ho scritto.
Nel frattempo sì, mi sono sposato. Esattamente come già annunciato il 16 di agosto al registro civil di San Justo. E' stato un bel giorno, nonostante la discutibile competenza dei preposti che, dopo il volermi sposare con mia madre che, anima sua, è defunta da qualche anno, hanno sbagliato a scrivere il cognome della stessa nell'atto e qui ci può stare perchè mettiamo che fosse scritto male nella richiesta di matrimonio però, che vadano a sbagliarlo nel rettificarlo dopo che lo facemmi notare non mi sembra una grande pubblicità alle istituzioni locali.

Ma ora lasciamo indietro il registro civil dove, ahimè dovrò tornare giovedì, per seguire con faccende più piacevoli finchè si potrà. Stiam progettando l'apertutra di una gelateria che dovrebbe essere imminente e non credo avrò molto tempo e voglia da dedicare alla rete in seguito, ma non disperiamoci.
Questo fine settimana, esattamente domenica, siamo tornati dal nostro viaggio di nozze. Una luna di miele patagonica trascorsa nel Chubut, uno degli stati meridionali dell'Argentina. Uno stato costiero e di conseguenza con un clima abbastanza buono. Al nostro arrivo faceva anche abbastanza caldo, frutto di un inverno che in questi ultimi giorni mostrò un volto piuttosto primaverile. Domenica pomeriggio a Buenos Aires facevan ventisei gradi.
Abbiam viaggiato di notte per arrivare a Puerto Madryn nel primo pomeriggio e salire su un altro autobus alle 16.00 che ci trasportò a Puerto Piramide. Puerto Madryn è un piccolo centro costiero che a dirla tutta mi apparve un pò grigio. Non abbiam visitato la spiaggai che non nutro dubbi sulla sua attrattiva dato che la maggior parte della gente si ferma a Madryn e alloggia lì, diciamo pure, cuore della logistica turistica. C'è la possibilità di effettuare parecchie escursioni e organizzare pacchetti che son anche vantaggiosi perchè molte zone non son raggiunte da autobus e non son proprio a breve distanza, risultato ho si ha un mezzo proprio o qualcuno ti ci deve portare. Lo stesso vale per le escursioni nella Peninsula Valdes, dove è sito Puerto Piramide. Più che una penisola è un isolotto collegato alla costa tramite l'Istmo Ameghino. Come una goccia di terra che tuttavia non si è staccata. Da Puerto Piramide non parte nulla di organizzato, almeno in questo periodo dell'anno che ancora è in media stagione, bisogna o mettersi d'accordo con'agenzia di Puerto Madryn se una persona sta alloggiando a Puerto Piramide e farsi passare a prendere già che tra i due paesi ci son 100km di distanza e il collegamento autobus non copre tutta la giornata senza considerare che alcuni orari son coperti a giorni alterni e il fine settimana da Piramide a Madryn si ha servizio solo alle 18.00. Questa è una cosa che non capisco perchè, suppostamente il fine settimana è il giorno di maggior richiamo anche perchè, Puerto Piramide vive in funzione del turismo e allora che fanno? Riducono il servizio.

Puerto Piramide il primo giorno che si arriva, specie fuori dalla stagione alta dove non tutti i servizi funzionano a pieno regime perchè a dirla tutta, la prima impressione che ho avuto è che i soldi, li hanno i gestori delle varie strutture che per la maggiore è gente di fuori che ha investito denaro nel luogo, dicevo in ogni caso, la sensazione è di un luogo abbandonato, sperduto, isolato. Un piccolo paesino costiero dimenticato dal mondo. Un'oasi tranquilla. Quello che certamente cercavamo. Scendere verso la spiaggia e già veder in lontanaza le balene rivoltarsi fu una'accoglienza decisamente gradevole.
Questo è il motivo che rende Puerto Piramide così scelto dal turismo. L'avvistamento delle balene che, fortunatamente ora è ben accessibile e si può godere dell'uscita in mare senza fare le sardine nella lancia per l'affollamento. La balena franca australe, che inizia ad arrivare da giugno è molto socievole e curiosa. Non è raro veder mamma è balenotto, a volte nati appena da pochi giorni che si avvicinano per fare amicizia. Questo atteggiamento purtroppo ha avuto il suo lato oscuro perchè proprio questa tendenza amichevole l'ha portata ad esser una più che facile preda per i cacciatori.
Di certo non è l'unica cosa che può offrire questa zona. Addentrandosi maggiormente all'interno della penisola, attraversando la steppa patagonica in strade sterrate si possono fare incontri simpatici con la fauna locale. Non è raro veder nelle vicinanze della carreggiata tra un cespuglio e l'altro un zorrino o un armadillo peludo, il primo è come una piccola puzzola rossastra e il secondo è un armadillo però peloso e molto carino. Altre specie son guanachi e, ora non mi sovviene il nome locale e lo chiamo col nome brasiliano che sarebbe ema, ovvero una sorta di piccolo struzzo. Ci sono anche pecore perchè è una zona di pascolo. Tutto il territorio è privato, lo stesso scendendo dal Rio Negro che è lo stato a nord del Chubut. Immensi campi di "niente" tutti figli del latifondismo. Frutto delle concessioni effettuate a suo tempo dal governo autoproclamotosi possidente e quindi riservandosi il titolo di distribuire la terra a chi volesse esserne "proprietario", senza considerare chi già ci viveva ancor pirma dell'arrivo dell'uomo bianco.
Continuiamo. Raggiungendo la costa est ci siamo imbattuti in colonie, ancora ben poco numerose, di elefanti marini sollazzati a riva. E' fuori discussione l'accesso alla spiaggia e con ragione, però la vista, sebben dall'alto e un poco distante è ugualmente buona, inoltre permette di perdere lo sguardo verso l'infinito. Che poetico no?




Perfetto, ora che credo andrò a pagare un poco di bollette.