giovedì 27 giugno 2013

Etchart Privado


Ieri, dopo tanta agonizzata e forzata attesa, abbiamo comprato un Torrontés. Il Torrontés è un vino tipico del nord, della regione di salta e nello specifico di Cafayate. Vino bianco che si produce a oltre 1800m. di quota. Fino ad ora non lo comprammo per la questione della temperatura, questo vino è ideale da bere ben fresco. Mi è piaciuto subito, sin dalla prima volta che lo bevvi in una bodega a Cafayate. Ovvio, la qualità era superiore a quella di uno Etchart Privado ma indiscutibilmente lo era pure il prezzo. L'Etchart per la prima volta lo bevvi sempre a Cafayate, in un ristorante. E' un ottimo compromesso al fattore qualità/prezzo e, per il costo che tiene, più o meno intorno ai $17 o $18 è sempre un'ottima scelta e garantisce una bella figura.
Giunsi con diversi pregiudizi a proposito dei vini del sudamerica, pregiudizi foraggiati da alcuni vini bevuti in Uruguay, per la precisione di un "pregiato" vino paraguayo che a dirla tutta, non mi disse proprio niente. Alccol e niente più. Fortunatamente il nord argentino mi ha permeso di degustare ottimi prodotti. Tutto avrei giurato tranne che incontrare vini che potessero entusiasmarmi. Primo tra tutti, una produzione locale bevuta ad Amaicha Del valle. Un vino che si chiama per l'appunto Amaicha ma di produzione salteña. Ho dimenticato di precisare che Amaicha Del Valle è nela regione di Tucuman che confina a sud con la regione di Salta.

L'altra sera, se non erro sabato scorso, siamo stati a casa di amici dove un tizio faceva una degustazione, ma più che degustazione era una lezione su come si dovrebbe bere il vino e tutti i crismi necessari. Inizialmente è stato molto divertente e stimolante perchè ci ha fatto annusare venti essenze con lo scopo di poterle indovinare. Son tutti aromi. Neanche a dirlo che ne ho indovinati uno e mezzo, forse due.
Nel resto ci ha mostrato come si dovrebbe tenere un bicchiere, cosa si dovrebbe fare, come si versa, come si trattarebbe il vino ecc. Le bottiglie eran due, uno di Malbec e l'altro di Cabernet Sauvignon di cui tutti parlano come del vin divino sceso in terra. Personalmente, se lo bevano loro. Preferisco il Malbec, ma questo è il gusto. Di sicuro avrei, parlando di preferenze, maggiormente gradito se le bottiglie, entrambe della stessa casa, avessero avuto il tappo di sughero e non di plastica essendo le stesse, presentate non dico come vino di eccellenza, ma sicuramente come un prodotto che si distingue dalla massa. Vino che a suo a dire viene messo sul mercato mediamente intorno ai $55. Non so come abbia preso il fatto che io senza sapere niente del prezzo ho onestamente valutato intorno ai $20, diciamo pure $25 per fargli un favore il vino bevuto. Io glielo dissi, piú di questo non pagherei. Almeno la onestà è stata ricambiata con la sua ammissione che il valore del vino sarebbe intorno alla mia valutazione ma che però in Argentina si specula e tutte queste cose.
Egli vende bottiglie da $120 pesos l'una al pubblico. Lavora nella distribuzione e vendita con un numero di vendita mensile piuttosto alto. Mi domando coma possa aver un mercato così vasto e duraturo un vino tanto caro. Il mio principio è che un vino è buono quando mi piace.

Ieri ho fatto la salsa di noci. Ogni tanto mi diletto in cucina. Già ho fatto un paio di volte il pesto alla genovese. È inutile sottolineare che il prodotto è tutto in chiave argentina e questo per la reperibilità degli ingredienti. Tutto sommato sono soddisfatto. Preparo tutto a mano, con mortaio e pestello.

Tra circa un'ora giocano per la Confederation Cup, Italia-Spagna. In Brasile è tutta un¡aria di rivolta e sommossa per il denaro investito negli stadi, per i soldi che paiono esser pochi e tutte queste cose. Vorrei iniziare dicendo che, primo: Un paese che aumenta il taglio delle proprie banconote non ha un'economia in calo. Il taglio alto agevola le spese alte da che mondo e mondo. Secondo: Non si sa certamente da ieri che i mondiali si giocavano in Brasile e, le tempestiche di costruzione sommando il fattore denaro da investire nel progetto, già si sapeva dal principio che sarebbero stati un problema. Non mi pare una cosa molto intelligente mettere a ferro e fuoco città ora, che già si è in corsa e già soldi son stati spesi e non poco. Se non si vuole ballare non si scende nemmeno in pista.

Bevo un ultimo bicchiere di vino. Le noci qui costano parecchio. Le ho pagate $25 e qualcosa per quasi 200g. che non è certamente poco e mi vien quasi da ridere a pensare che non ho mai pagato niente per magiare noci. Sará perchè avevo l'albero fuori casa nell'appennino modenese. Il fatto che mangiavo una vasta di gamma di frutta direttamente dalla pianta ha sollecitato l'invidia di Silvina.

martedì 25 giugno 2013

Reconquista


Ieri per la prima volta nella mia vita ho usufruito del consolato italiano. Prima o poi dovevo andarci.
Credevo nella mia ignoranza di vedere personale italiano, e sicuramente c'è, fatto sta che ho parlato solo con argentini, per la precisione, argentine. Ma non è un male, mi son levato il gusto di esser io quello che doveva essere capito anche se, alla mia domanda "puedo hablar italiano o hablo castellano" molto educatamente mi han risposto che se parlavo castellano era meglio, io avrei risposto lo stesso, capiamoci. In ogni caso mi riusciva un po' difficile parlare italiano sapendo che davanti a me c'era una persona straniera. Ho chiesto un paio d'informazioni e via.
Una cosa, che chiunque avrà modo di constatare e auguro di no perchè solitamente si tratta di eventi spiacevoli è che di fronte ad un certo tipo di sventure, la maggioria, io parlo sempre per esperienze personali, mostra normalmente sincera e profonda costernazione. Facciamo un passo indietro.
La settimana scorsa a Liniers, che è il quartiere più occidentale della Capital Federal ho subito un furto. Tutto è risolto, la denuncia è stata fatta e son anche stato fortunato. Altra gente sempre nella stesa zona è stata picchiata oltre che derubata. nel mio caso è stato un capolavoro. Come farsi rubare le mutande senza accorgersene. Si parla di professionisti, qui chiamati "pungas", termine per identificare i borsaioli da treno o da autobus. Le mani di velluto. Stavo salendo l'autobus, ed è un orario dove salire su un autobus è come l'assalto alla diligenza e puff, scomparso il portafoglio dal taschino della giacca, che era anche chiuso, con un bottone. Sicuramente son stato poco furbo io a girare con documenti e carte di credito dove non era necessario ma è successo.
Tornando a qualche riga sopra, non posso non esser rimasto sorpreso dal disappunto e dal sincero dispiacere delle persone, e parlo di persone sconosciute, con le quali mi son trovato casualmente a parlare di questo. Credo che in Italia la reazione dei terzi sarebbe più o meno questa "Oh! Mi spiace!(son cazzi tuoi...)".
Il poliziotto che ci ha atteso a Ramos, ho dovuto denunciare che il fattaccio avvenne a Ramos Mejia altrimenti mi avrebbero spedito a Liniers, era una sagoma, consideriamo che eran grossomodo le 20.30 e quindi già notte, appoggiato al banco con occhiali da sole e giacca di pelle. In pratica mi ha atteso Poncharello! Meglio di così non poteva essere. Ineludibili le domande su Roma e il Vaticano. Agli argentini piace parlare dell'Italia e hanno una profonda ammirazione e un grande attaccamento verso le proprie origini italiane quando ci sono. Le città che sbucano sem`pre son le solite tre, Roma, Firenze (Florencia) e Venezia. Io a Roma ci son stato una volta si e no due giorni per una orribile cena chat e a Firenze ci ho solo cenato. A Venezia ho preso l'aereo per la prima volta, destinazione Dublino.
Ieri e oggi ho inviato le candidature per due offerte di lavoro richiedenti la lingua italiana, nell'ultima si richiede espressamente la lingua nativa per dare lezioni. Io lezioni non ne ho mai date, a dire il vero sto provando ad insegnare a Silvina, che l'altro giorno con me ha comprato un libro di studio, ma non mi sembra molto volenterosa.

Finalmente abbiamo la heladera, ovvero il frigorifero. Abbiamo pagato con la carta di credito della zia. Le tre  zie sembrano sbucate da un racconto di Terry Pratchett però sono molto amabili e gentili. Il pagamento `un capolavoro. Abbiam pagato in tre rate con un carico aggiuntivo per l'utilizzo rateale con la carta, ovvero se paghi subito con i soldi sull'unghia son $3.000 pesos altrimenti costa $3.500 però le rate sono a interessi 0. Ciliegina sulla torta, se hai Mastercard ti fan pagare quasi $500 in più. Un palo nel culo no? Fortuna che abbiam potuto pagare con Visa. Dimenticavo, in quel negozio come in praticamente ogni buco, le carte di credito straniere non sono ammesse. Personalmente non credo che strategicamente parlando, questo sia un buon piano economico. Bene che le banche fan circolare i soldi però che il mercato sia egemonia delle banche e delle grandi imprese...
Di contro le strade son piene di venditori ambulanti di ogni genere di merce, sicuramente in regola come no? Il mercato più attivo è quello del trucho, parola che si usa per qualcosa di non originale o di bassa qualità. Il DVD trucho lo si può comprare in ogni lato, i marciapiedi sono tappezzati e la qualità è buona. Sono un buon compromesso. Chiaro, non mi disturba per niente le gente che vende per strada. Il permesso qui lo chiedi al tipo che ti viene a prendere l'affitto. Ci sono questi due estremi ben visibili qui, per lo meno, a Buenos Aires..

Dimenticavo, la linea Sarmiento è di nuovo in funzione. Ironicamente la scritta luminosa a scorrimento, ora sempre in funzione, che è collocata in alcuni treni della linea, dice che la stazione successiva è Castelar, dove avvenne di recente l'incidente, che si vada in una direzione o nell'altra. Ogni fermata è Castelar. Simpatico no? In cambio, il conducente per essersi precipitato ad avvisare i passeggeri di correre verso l'altro vagone perchè il treno era senza freni è stato indagato.

Ora vado a leggere un poco l'Eternauta. E' molto che non lo riprendo in mano e sinceramente ne ho voglia.
L'altra sera abbiam provato a fare la pizza Il fatto che stia scrivendo significa che poteva andare peggio.

Alla prossima.

giovedì 20 giugno 2013

Viva la patria


In diretta nel canale TV Publica oggi c'è la manifestazione per la celebrazione della nascita della bandiera Argentina, i quali colori furon decisi da Manuel Belgrano, eroe nazionale che a Salta nel nord argentino, vinse la battaglia decisiva per l'indipendenza argentina.
A Rosario, dove si può vedere il Monumento A La Bandera oggi è doppia festa, sia per motivo nazionale che per la vittoria del Newell's Old Boys.
Restiamo comunque attaccati al sentimento nazionale. La banda ha da poco suonato l'inno, una versione diversa, festosa, come è festoso il modo di omaggiare, incitare e vivere questo genere di emozioni legate all'appartenza patria. Era uan versione briosa, a passi di malambo e a suon di chacarera.
C'è pure un tipo ora, dopo tutti i discorsi di rito, che interpreta Belgrano.
Questo è il lato che mi piace dell'Argentina e che in Italia difficilmente si può vedere, anzi credo proprio sia impossibile.
Quasiasi mio connazionale sa perfettamente che nel bel paese parlar di amor patrio e inneggiare al tricolore significa esser etichettati come qualcosa di molto prossimo a nostalgici del duce. Dall'altro lato è quasi un obbligo morale a tutte le persone che sono o suppongono di essere, diciamo di sinistra, allontanarsi da questa chiamiamola pure corrente. E' altrettanta verità che parlare di diritti umani, diritti dei lavoratori e pace, significa bollarsi di rosso. Tutto questo senza "passare dal via".
E' stata una delle prime cose che mia ha sorpreso è non son riuscito a concepire bene dal principio, un pensiero tra la gente molto prossimo ai tipici canoni della sinistra e ugualmente questo attaccamento allo stato, alla bandiera ed ai valori nazionali. All'essere argentini.
Ora Silvina sta cucinando. Mi ha dato il permesso di scrivere, di appartarmi un attimo. Di certo non ha di che annoiarsi ascoltando Cristina. Ieri era a Cordoba per i quattrocento anni. Oggi a Rosario. Di certo l'entusiasmo non le manca. Io personalmente da esterno, per quel poco che credo d'aver capito e penso, vorrei che uno parte di tutto questo entusiasmo dirottasse per una tutela maggiore al cittadino comune. Sicuramente come scrisse un vissuto giornalista di un conosciuto quotidiano nazionale, io lo riporto amabilmente per come lo ricordo e tutto si riassume in una consapevolezza che si potrebbe fare di più e che è vero che numerosi problemi persistono ma, tra un governo che pare non applicare abbastanza quello che rappresenta sulla carta ed un governo di militari, è ben meglio al prima opzione. Ed io la penso così. Quindi la smetto di lamentarmi perchè a dirla tutta, da buon iatliano, devo lamentarmi di qualcosa.

Mi duole esser scaduto in discorsi di politica, che a dirla tutta mi annoia un po' e spesso la trovo tutto così prolisso specie quando scrivo io, che certamente non ho il dono della sintesi.
Un accenno a Moreno. Mi piace la figura di Mariano Moreno. Era un rivoluzionario vero, e come i veri rivoluzionari, il suo pensiero era forse un passo avanti all'intendimento comune. Ma se non fosse così non si parlarebbe di pensiero rivoluzionario. Credo sia un tema vecchio come l'uomo, o come le prime collettività. perchè ciò che non cambia credo sotto sotto, nonostante quello che si possa dice, alla gente piaccia. da più sicurezza. Ciò che è nuovo, ciò che può esser un cambiamento, non è difficile che sia un affacciarsi ad una prospettiva dove poco è definito e molto è da definirsi. Non a tutti piace. Quello che è diverso fa paura.

Ho iniziato a legger L'Eternauta, un fumetto nazionale di grande pregio. Una storia di fantascienza, specchio dell'Argentina degli anni cinquanta. Specchio di un paese, di una realtà attuale e di una realtà a venire, come la Fantascienza che può fregiarsi di esser scritta con la maiuscola, sa parlare. Sarà per questo che l'autore del quale ora mi sfugge il nome, fu fatto sparire dal regime nel '78? Grande misterio.

Per oggi chiudo qui. La pasta sta cuocendo, Cristina parla e oggi in teoria dobbiam andare a comprare il frigorifero. Viva l'Argentina.


lunedì 17 giugno 2013

Spendendo 500 punti socio club potrai averne in regalo 100!


Buonasera.

Silvina è ad una riunione con il movimento femminista di cui fa parte. Il movimento femminista e l'azione politica relativa ad esso è molto attiva e fortunatamente il suo verbo si allontana dal pedante, ridondante e patetico nonchè vecchio "donne contro uomini", agendo da vicino nell'interesse di una serie di tematiche e problemi che coinvolgono l'essere donna, come la violenza domestica, il diritto della donna ad una società meno "machista" con l'abbattimento degli arcaici e volendo obsoleti canoni e, ultimo ma non ultimo, informazioni a tutela dell'informazione relativa, prendendo un elemento a caso, le gravidanze "casuali". Qui non c'è una vera e propia legge sull'aborto e tutta l'informazione in merito alla sfera sessuale e le varie precauzioni scarseggia e di certo non è così scontata come potrebbe pensare essere nelle zone più povere. Già il lavoro di Silvina che è operatrice sociale si occupa di questo. Il movimento è un plus che lavora su progetti con tanto di raduno nazionali di tutti i gruppi femministi, ogni anno in un luogo distinto.

Oggi mi è arrivato un messaggio sul cellulare indicante l'importo della fattura. Qui si usa parecchio l'"abono", una forma di infinocchiare gli utenti. Il mercato qui agisce in un modo che se solo vai per contratti, rate o similia ti marchiano. Già lo immaginavo ma ho voluto ugualmente, pareva che l'"abono", che non è altro che una flat con tetto mensile, fosse la grazia divina del risparmio, per confermare a me stesso dandomi del salame che, restando in termini culinari, è un infinocchiamento. Feci un contratto di $99 mensili, tutto chiaro fino a qui no? Ora mi giunge la seconda fattura e la somma dell'importo della prima e della seconda corrisponde a circa $420. Ora, bene che non son mai stato un prodigio in matematica però mi pare che qualcosa tocchi. Ma passiamo con ordine. La prima fattura che era di quasi $300 pesos la reclamammo ad un servizio di attenzione al cliente. Il ragazzo ci disse che nonostante le procedure di attivazione fossero corrette, inspiegabilmente (strano... gli abbiamo insegnato bene come si fa) mi fu attivato un contratto di $155 mensili più una prima carica di $65, assicurazioni e altre cose varie. Perfetto, l'errore ci sta, sbagliano tutti, però tuttavia mi chiedo perchè sian sempre le utenze a rispondere però sorvoliamo, morale della favola?  La bolletta è da pagare ugualmente, verrà applicato uno sconto sulla successiva. Ora, io non sono titolare del contratto perchè non posseggo DNI e per evitare problemi a Silvina si è pagato e basta, in fondo se arriva lo sconto di quello che si è pagato in esubero va bene no? A occhio e croce la bolletta successiva è a carico del gestore. Ottimo, arriva la bolletta e che ti trovo? $127 da pagare dove non solo non han fatto un minimo di sconto e non c`è nemmeno uno sconto pendente verificando sul sito, ma han pure maggiorato i $99 del cambio piano. Abbiamo scritto al servizio clienti online. Ci recheremo ugualmente un'altra volta al servizio clienti a vedere che ci diranno stavolta. Personalmente, e qui mi vien da ridere perchè il gestore in questione si chiama Personal, io non avrei e non pagheri nulla, a costo di seppellirli di fax di reclamo e farmi arrivare l'esercito in casa, in fondo carta canta. Un contratto dice tot e tot si deve pagare, però non son ben informato di come funzionino queste cose qui e mi limito a far buon viso a cattivo gioco.

Un grande mistero è la presenza, cambiando un attimo tema, di catene di elettrodomestici, piuttosto diffuse, piene di impiegati che si guardano in faccia e decisamente scarse di clienti che vendono prodotti a prezzi che risultano più cari, una volta adottato il cambio in euro, che in Italia. E l'argentino medio, quando porta a casa $6.000 giá guadagana un buon stipendio. Il cambio ora è grossomodo 1:7 quindi fate voi. L'altro giorno e questo per il momento è il top, vidi nei vari volantini delle offerte, la pubblicità della PS2 (non ho sbagliato a scrivere) che in controvalore te la "tirano" a circa €250-300 mentre la PS3 a circa €500. Io capisco guadagnare e, un mercato che non essendo fluente come l'italiano, richiede prezzi un poco più alti, ma se il costo della merce non è un po' ragionevole mi pare normale che nessuno vada a comprare. Eppure questa forma di mercato, specialmente il pagare in "quotas" ovvero a rate che, se fai tanto di comprare a 12 mesi ti massacrano di rincari, pare abbia risollevato l'economia. Tutto mi suona un poco come si dice qua "medio raro" di certo, la differenza tra chi ha e chi non ha è piuttosto evidente ma, dall'altra parte è innegabile che questo è un mercato che bene o male anche se muniti di vasellina è accessibile a molti.

Di certo la privatizzazione selvaggia fatta a suo tempo è chiaramentevisibile e non c'`molto da dire. Mi da l'idea di un paese dove, nonostante l'immagine dell'Argentina paia avere un volto più umile, più a somiglianza della gente comune, il liberalismo volenti o nolenti l'Argentina se lo trova a braccetto. Ci son tanti misteri che stridono con paese che è contro la liberalizzazione più scatenta e incrontollata eppure pare non si faccia abbastanza. Di sicuro, ciò che è stato fatto ha radicato un sistema che non dico sia impossibile cambiare ma di sicuro ci vorrà tempo, fatica e tanta costanza.
Facciamo un esempio. Ne parlavo con Silvina l'altra sera. Qui la sanità è pubblica, gratuita e non è negata a nessuno. Gode inoltre di buoni professionisti. Le strutture renderebbero grazie ad un poco di ristrutturazione. L'accessibilità è drammatica. Ore e ore di fila e di code per esseri, anche giornate intere. Tempi folli per il turno, ma a questo ci siamo abituati.Questo perchè mancano i fondi e volendo ci si potrebbe anche credere.
Come ottenere fondi? Chi può ovviamente gode delle cliniche private e tra queste una delle migliori se non la migliore è proprio l'Ospedale Italiano, ma questo non fa testo. Ci son diverse cliniche private con ottimi professionisti e tempi di attesa decisamente ridotti che rendono la vita del cittadino medio, ma sopratutto la sua salute certamente migliore. Le cliniche hanno una buona accessibilità da parte di molta gente, o almeno tutta quella gente il cui salario permetta di destinare una percentuale ad una "obra social" che sono come enti, distinti per categorie professionali, che convenzionati alle cliniche private rendono possibile le prestazioni ad esse senza nessun costo o con costi piuttosto ridotti. Bene. Proviamo a pensare se, tutto questo denaro invece di esser diluito in una vasta gamma di obras sociales convergesse tutto ad un fondo unico per la sanità pubblica. Mi pare meglio no? In fondo la obra social permette a chi non ha la "plata" per accedere ad un ente privato di farlo comunque via convenzione. E' come se la nostra mutua si fosse scissa in tante piccole unità private al servizio delle cliniche private lasciando al SSN il compito di arrangiarsi da solo.

Bene, bene, bene. Stasera ho comprato un po`di broccoli. Li mangeremo quando torna Silvina. Ora prendo un altro po' di mate e non so, può essere che mi metta a giocare col computer o vedere la televisione. Magari passano una partita. Ieri, con una giornata d'anticipo si è chiuso il torneo final. Il campionato argentino non ha l'andata e il ritorno ma due tornei distinti, in separata sede magari spiegherò unà altra pentola di curiosità del paese del dulce de leche. Il campione è il Newell's Old Boys, di Rosario. Era in lizza col River Plate il quale però ha ricevuto una sonora lezione dalla terza in classifica, il Lanus, facente parte del cono urbano e situata a sud. I due match chiave si son risolti in questo modo Atletico Rafaela-Newell's 0-3 e Lanus-River 5-1. Il Boca ha vinto ma è irrilevante, ha disputato un campionato pessimo, come il Velez, squadra per la quale "hincho". Inutile dire che ci son stati problemi allo stadio tra risse e quant'altro. Qua è come in Italia per il calcio scommesse, a momenti fa notizia quando non succede niente o tutto va come dovrebbe andare. Bene bene.

Mi spiace solo non poter verificare i vari errori di italiano siccome il correttore automatico è settato sullo spagnolo. Poco male. Alla prossima.

sabato 15 giugno 2013

15 Giugno 2013

Salve,

Oggi è un giorno molto triste per molti porteños. Dopo tanti anni, l'Independiente scende in serie b. Non credo possa interessare parecchio a chi legge ma per il momento è la notizia di maggior rilievo.
Inauguro il mio primo blog da quando bazzico la rete, e si parla di veramente tanti anni, lo stesso giorno in cui abbiamo messo i primi mobili in casa. Uno è il mobile per il pc e l'altro è una credenzina piccola ma molto carina a lato della porta-finestra che da sul balcone. Tutto è quasi meglio di come immaginavo e immaginavamo. Le pareti sono un color arancia acceso ed i mobili di pino in tinta quasi ebano hanno un effetto etnico e rustico che mi soddisfa notevolmente. la cucina è gialla e nella volta d'ingresso ho appeso come delle bandierine di carta ritagliate che Silvina, la mia compagna, comprò in Messico. Sono come i giochi che si facevano da bambini, si piegava la carta e si ritagliava in modo particolare cosicchè, una volta dispiegata appariva una forma o un disegno. Il tema in questione è quello del "Días de las muertes" o "Día de los muertos" a dire il vero non so quale del due sia il corretto, festività messicana, allegorica e forse grottesca del 2 novembre se non erro. Il tutto mi mette molto buon umore.
Armare tutti i cavi tar televsione e computer è stata una piccola avventura. Qui tutto passa via "cable" e la televisione o l'abboni al servizio via cavo o te la puoi scordare, di conseguenza pure la connessione alla rete passa per il cavo.

Oggi pare sia arrivato definitavemente il freddo. L'inverno è prossimo e fino all'altro giorno la temperatura era decisamente mite secondo i canoni stagionali. addirittura in alcuni giorni si poteva stare solo in "remerita" ovvero in maglietta.

In questo momento Silvina è ad una riunione con delle amiche a Moron, che si trova a circa un quarto d'ora di distanza. E' andata in colectivo ovvero in autobus. Moron in questi ultimi giorni è diventata tristemente famosa per un ennesimo incidente ferroviario avvenuto a Castelar che è piuttosto prossima. Non ho idea se la notizia sia giunta ai telegiornali italiani ma il sito ANSA ha riportato la notizia con un articolo che non si limitava certamente alle due righe. Solo un anno fa accadeva sempre nella stessa linea, la Sarmiento, che mi passa sotto casa e se solo tengo la persiana alzata non ho bisogno di darmi al balcone del mio ottavo piano per vederla, una tragedia di drammatiche dimensioni. con più di settecento de feriti ed oltre cinquanta morti.
Vidi la manifestazione per l'anniversario il primo giorno che misi piede a Buenos Aires ovvero il 22 di febbraio. Solo pochi giorni dopo la grandissima manifestazione in Plaza de Mayo eran giunte le già ripetute e collaudate smentite di coloro che si levarono immediatamente dalle responsabilità, dichiarando che i treni non avevano problemi e la colpa non era dei freni. Due giorni una treno ne ha tamponato un altro, in direzione opposta (è bene specificare che la tragedia di Once è avvenuta con il treno che non si è fermata alla stazione medesima che è capolinea ed è uno dei punti nevralgici dello spostamento pendolare, con treni che negli orari di punta son stipati di gente, veri e propri carnai e negli orari normali son solo pieni) causando "solo" tre morti e più di duecento feriti. Poteva esser ben peggio, alle 7.30 normalmente il flusso è vero Buenos Aires o non verso il lontano ovest e solo il fatto che il treno tamponato era nella fase carico/scarico dei passeggeri poteva ulteriormente aggravare le cose. Inutile dire como son piovute le dichiarazioni in merito al "verificheremo se si tratta di un incidente o ecc. ecc."

La linea Sarmiento la prendo spesso quando mi sposto verso il centro. Preferisco il treno ai colectivos, sarà perchè mi piacciono i treni, e non è che non son abituato agli autobus. A Genova li prendevo spesso. Qui il sistema è un poco diverso. A Buenos Aires si usa la SUBE (sistema único boleo electrónico) che è una tessera ricaricabile utilizzabile per i colectivos, il treno ed il subte, ovvero la metropolitana. Si paga a zone ed il costo non è altissimo a parte per il subte, questo perchè? Non solo io, ma tutti gli argentini si chiedono come mai, al contrario dei treni e colectivos dove l'utilizzo della SUBE permette viaggiare ad un costo inferiore, usare la SUBE in metropolitana costa esattamente come fare il biglietto, ovvero $2.50 secondo un aumento tariffario abbastanza recente e pensare che si pensava ad un ulteriore aumento a $3.00 o $3.50 non ricordo bene. Roba da scendere con le forche, perchè spendere due pesos e mezzo a botta è tanto, se poi si pensa che negli orari di punta ci son linee che viaggiano talmente piene che non è possibile salire... e per pieno intendo persone pressate con l'impossibilitá di grattarsi i gioielli di famiglia se la necessità lo invita. Per il resto è uno strumento comodissimo. La SUBE. Fino a pochi anni fa non esisteva, per la croce dei conducenti di autobus che si dovevan destreggiare tra guidare, fermarsi per far scendere o salire (qui le fermate sono "indicate" malissimo e lo conosci o le conosci...a volte son solo numeri dipinti su un lampione o posto con un adesivo alla bene e meglio) senza contare il dare il resto. Morare della favola, un gran casino perchè qui a Buenos Aires il cambio spesso è un dramma. le monete fisiche son poche e usare un apparato che va a monete di conseguenza può rivelarsi complicato. Se sommiamo che il flusso di persone che si spostano sui mezzi pubblici è più che notevolmente alto, assumiamo proporzioni drammatiche.

Parlando delle monete. Inconcepibilmente esistono banconote da $2.00 che non servono praticamente a nulla, la carta delle banconote è di bassa qualità e normalmente le banconote da due pesos o le tratti con i guanti o ti si sparpadellano in mano, ed il taglio più alto son $100.00. Discretamente poco. Considerando un cambio euro a circa 6.5 anche se sicuramente saremo ora intorno ai 6.7, son pochini eh? Non sarebbe meglio eliminare le banconote da $2.00 e inserire un taglio da $200.00? Anche per evitare di uscire ogni volta dall'automatico con mazzette di soldi? Gli argentini se lo chiedono eppure si continuano a fabbricare(con un costo) banconote da due pesos e le monete restan sempre in secondo piano.

Perfetto. Ora credo mi farò un cafè, in attesa che Silvina ritorni. Può essere mi beva un mate. Un paio di settimane fa a Colonia, in Uruguay abbiam comprato un mate in calabaza, che una verdura piuttosto prossima alla zucca. Son molto rinomati i mate in calabaza per quanto sian fragili e abbastanza stronzi. Il mate specifichiamo, non è la bevanda ma la piccola coppa dove si pone la yerba e si beve usando la bombilla. Una settimana dopo già iniziava a perdere dal fondo! Ora vediamo come fare per restaurarlo. È costato ben ottanta pesos uruguayos!

Mi metto all'opera:-)