martedì 3 settembre 2013

Nella Steppa


E' passato molto piu' tempo di quanto immaginassi dall' ultima volta che ho scritto.
Nel frattempo sì, mi sono sposato. Esattamente come già annunciato il 16 di agosto al registro civil di San Justo. E' stato un bel giorno, nonostante la discutibile competenza dei preposti che, dopo il volermi sposare con mia madre che, anima sua, è defunta da qualche anno, hanno sbagliato a scrivere il cognome della stessa nell'atto e qui ci può stare perchè mettiamo che fosse scritto male nella richiesta di matrimonio però, che vadano a sbagliarlo nel rettificarlo dopo che lo facemmi notare non mi sembra una grande pubblicità alle istituzioni locali.

Ma ora lasciamo indietro il registro civil dove, ahimè dovrò tornare giovedì, per seguire con faccende più piacevoli finchè si potrà. Stiam progettando l'apertutra di una gelateria che dovrebbe essere imminente e non credo avrò molto tempo e voglia da dedicare alla rete in seguito, ma non disperiamoci.
Questo fine settimana, esattamente domenica, siamo tornati dal nostro viaggio di nozze. Una luna di miele patagonica trascorsa nel Chubut, uno degli stati meridionali dell'Argentina. Uno stato costiero e di conseguenza con un clima abbastanza buono. Al nostro arrivo faceva anche abbastanza caldo, frutto di un inverno che in questi ultimi giorni mostrò un volto piuttosto primaverile. Domenica pomeriggio a Buenos Aires facevan ventisei gradi.
Abbiam viaggiato di notte per arrivare a Puerto Madryn nel primo pomeriggio e salire su un altro autobus alle 16.00 che ci trasportò a Puerto Piramide. Puerto Madryn è un piccolo centro costiero che a dirla tutta mi apparve un pò grigio. Non abbiam visitato la spiaggai che non nutro dubbi sulla sua attrattiva dato che la maggior parte della gente si ferma a Madryn e alloggia lì, diciamo pure, cuore della logistica turistica. C'è la possibilità di effettuare parecchie escursioni e organizzare pacchetti che son anche vantaggiosi perchè molte zone non son raggiunte da autobus e non son proprio a breve distanza, risultato ho si ha un mezzo proprio o qualcuno ti ci deve portare. Lo stesso vale per le escursioni nella Peninsula Valdes, dove è sito Puerto Piramide. Più che una penisola è un isolotto collegato alla costa tramite l'Istmo Ameghino. Come una goccia di terra che tuttavia non si è staccata. Da Puerto Piramide non parte nulla di organizzato, almeno in questo periodo dell'anno che ancora è in media stagione, bisogna o mettersi d'accordo con'agenzia di Puerto Madryn se una persona sta alloggiando a Puerto Piramide e farsi passare a prendere già che tra i due paesi ci son 100km di distanza e il collegamento autobus non copre tutta la giornata senza considerare che alcuni orari son coperti a giorni alterni e il fine settimana da Piramide a Madryn si ha servizio solo alle 18.00. Questa è una cosa che non capisco perchè, suppostamente il fine settimana è il giorno di maggior richiamo anche perchè, Puerto Piramide vive in funzione del turismo e allora che fanno? Riducono il servizio.

Puerto Piramide il primo giorno che si arriva, specie fuori dalla stagione alta dove non tutti i servizi funzionano a pieno regime perchè a dirla tutta, la prima impressione che ho avuto è che i soldi, li hanno i gestori delle varie strutture che per la maggiore è gente di fuori che ha investito denaro nel luogo, dicevo in ogni caso, la sensazione è di un luogo abbandonato, sperduto, isolato. Un piccolo paesino costiero dimenticato dal mondo. Un'oasi tranquilla. Quello che certamente cercavamo. Scendere verso la spiaggia e già veder in lontanaza le balene rivoltarsi fu una'accoglienza decisamente gradevole.
Questo è il motivo che rende Puerto Piramide così scelto dal turismo. L'avvistamento delle balene che, fortunatamente ora è ben accessibile e si può godere dell'uscita in mare senza fare le sardine nella lancia per l'affollamento. La balena franca australe, che inizia ad arrivare da giugno è molto socievole e curiosa. Non è raro veder mamma è balenotto, a volte nati appena da pochi giorni che si avvicinano per fare amicizia. Questo atteggiamento purtroppo ha avuto il suo lato oscuro perchè proprio questa tendenza amichevole l'ha portata ad esser una più che facile preda per i cacciatori.
Di certo non è l'unica cosa che può offrire questa zona. Addentrandosi maggiormente all'interno della penisola, attraversando la steppa patagonica in strade sterrate si possono fare incontri simpatici con la fauna locale. Non è raro veder nelle vicinanze della carreggiata tra un cespuglio e l'altro un zorrino o un armadillo peludo, il primo è come una piccola puzzola rossastra e il secondo è un armadillo però peloso e molto carino. Altre specie son guanachi e, ora non mi sovviene il nome locale e lo chiamo col nome brasiliano che sarebbe ema, ovvero una sorta di piccolo struzzo. Ci sono anche pecore perchè è una zona di pascolo. Tutto il territorio è privato, lo stesso scendendo dal Rio Negro che è lo stato a nord del Chubut. Immensi campi di "niente" tutti figli del latifondismo. Frutto delle concessioni effettuate a suo tempo dal governo autoproclamotosi possidente e quindi riservandosi il titolo di distribuire la terra a chi volesse esserne "proprietario", senza considerare chi già ci viveva ancor pirma dell'arrivo dell'uomo bianco.
Continuiamo. Raggiungendo la costa est ci siamo imbattuti in colonie, ancora ben poco numerose, di elefanti marini sollazzati a riva. E' fuori discussione l'accesso alla spiaggia e con ragione, però la vista, sebben dall'alto e un poco distante è ugualmente buona, inoltre permette di perdere lo sguardo verso l'infinito. Che poetico no?




Perfetto, ora che credo andrò a pagare un poco di bollette.

venerdì 9 agosto 2013

Amaicha

Museo della Pchamama - Amaicha Del Valle

Per una volta, o almeno per questa volta, abbandoniamo un momento quello che succede ora, per far un salto a qualche mese fa. Qui siamo nel nord, a Tucumán, per la precsione ad Amaicha Del Valle, nella sierra a ovest di San Miguel de Tucumán, la capitale della provincia.
Non che non ci sia da raccontare. Di cose ne son successe e anche troppe. Solo in questo momento passan notizie di una poliziotta uccisa nel tentativo di rubarle l'auto. Nella sparatpria è rimasto ferito un criminale, lasciato poi a morire davanti un sentro di salute. Un paio di giorni fa a Rosario è esplosa una caldaia e le vittime accertate sono una decina più una serie di scomparsi. Gli incidenti stradali e le sue vittime son all'ordine del giorno e quant'altro. Il figlio di un poliziotto ha sparato ad una donna incinta tanto per fare, così ha ammesso, perchè gli girava male.
Quindi di cose ce ne sarebbero a iosa.
Potrei raccontare di cosa può comportare rivolgersi ad una struttura sanitaria pubblica per l'impossibilità di ricorrere ad una obra social, ma no. Oggi guardando un poco di foto mi son ricordato di questo luogo.

Quello che sta nella foto è il Museo della Pachamama di Amaicha. Museo e centro culturale e di ristorazione.
Il museo nella stagione alta deve sicuramente ricevere molte visite considerata la grandezza del bar che sicuramente offre servizio ristorante. Amaicha come paese non ha molto da offrire. A livello turistico ovvio. Se non la favorevole posizione geografica per raggiungere le rovine di Quilmes. La vecchia città dove fu costretta all'esilio questo popolo che, se non ricordo male, sarebbe il popolo originario argentino. Di certo, fu  un popolo che resistette all'ultimo alla colonizzazione e continuo la sua vita nel lontano nord dopo un esodo lungo una mezza Argentina, da Buenos Aires a Tucuman.
A parte questo Amaicha non offre nulla. Tutto in termine turistico ovvio. Io ad Amaicha ci vivrei. Partirei domani. sarà proprio per questo, perchè non c'è niente. E' una paesino sperduto nel deserto del nord. Uno dei tanti insediamenti nel vasto e arido nord. Il territorio è brullo, costellato di cactus a oltre 2000m. di quota.
D'estate il sole è senza pietà e non proteggersi può esser molto pericoloso. Si ha un gran senso di abbandono, un luogo dimenticato. Desolazione. Però un poco come in ogni dove, dove pare ci sian più problemi più povertà o tutto quello che ci allontana dalle comodità di tutti i giorni, incontriamo l'anima popolare, il folklore vero e non quello che richiede di un biglietto d'ingresso per vederlo nel famoso locale nel centro di una città. Ovviamente con tutti i costumi, pizzie e fronzoli del caso. Folklore naturale e spontaneo e non show. Io son legato ad Amaicha per diversi motivi. Lassù conobbi Silvina. Però a parte questo rimasi affascinato. Lontano dalla follia cittadina. Ramos come luogo è sicuramente meglio di tanti altri. Ugualmente questo non lo esenta dal secondo sport nazionale argentino. Attacarsi al clacson. A volte verrebbe veramente voglia di mettersi alla finestra e sparare di sotto. Peccato che non ho porto d'armi e son contro la violenza. Così mi limito a tirar solo accidenti contro tutta questa fretta, questa premura sregolata, arroganrte, prepotente e senza senso.
Ora che mi ricordo ho accennato solo al Museo de la Pachamama. Ci siamo andati il primo giorno io e Silvina. Giunti casualmente nello stesso omnibus e alloggiati nello stesso ostello. La struttura è molto bella e ci son sale con quadri rappresentanti la cultura india e vari oggetti. La cosa non molto bella è che praticamente tutto una riproduzione e di orginale non c'è quasi nulla. Salvo i quadri di questo pittore ma questo è un altro discorso. Un poco come un piccolo parco itinerante.
Per quanto possano parlare di Quilmes e delle sue rovine, delle origini e tutto il resto, delle rovine di Quilmes, de las ruinas è rimasto ben poco se non meno di visibile. La maggioria è stato tutto rubato e finito nel mercato nero. Questo a monito dell'amore e della tutela dei beni nazionali. Saramago aveva scritto in Viaggio In Portogallo che il patrimonio culturale, se non tutto, almeno in una parte, andrebbe preso e messo in una teca così com'è e messo al sicuro.
In Italia siam piuttosto abituati a queste cose. Di buono c'è che le rovine sono in buono stato. Non c'è rimasto praticamente niente e la pianta bassa è stata in diversi e buoni punti recostruita ma, la parte alta versa ancora nel suo stato originario (non so se dire più o meno, ma in fondo un poco di manutenzione male non fa no?) a ridosso del monte.
Raggiungerla significa due cose: andarci in remis (una sorta di taxi) e meglio se in gruppo che si spende un pochito meno nonostante sia comunque un pochito caro ma neanche tanto in fondo, col vantaggio però di esser condotti davanti all'ingresso delle rovine e esser riportati indietro; optare per la soluzione più economica dell'omnibus che lascia all'imbocco della strada per le rovine. Quattro chilometri o cinque non ricordo bene, ad arrostirsi sotto un sole implacabile che non chiede scusa a nessuno, nella polverosa e desertica aridità del Tucumán, circondati da cactus, piante secche, pietre, polvere e completamente soli.

Bene bene, Silvina sta cucinando. Il Racing ha appena perso in casa contro il San Lorenzo. Ora gioca il River contro il Rosario Central.
Oggi ho ritirato gli esami prenuziali. Lunedì consegneremo il tutto in vista di venerdì.

martedì 6 agosto 2013

Knock Out


Sicuramente, come ho già scritto e riscritto. tutto ciò che è amministrazione pubblica, qui, significa brividi gelati lungo la schiena. Appena ci si trova in necessità di sacar el turno inizia l'emicrania.
Eppure c'è un eppure. Oggi mi son recato al RNR che è l'ufficio dove si può far la richiesta di certificato penale argentino. Inutile dire che tutto è iniziato in modo abbastanza scomposto e poco chiaro. per fortuna, un poco perchè la gente non è come a San Justo che ognuno deve chieder personalmente informazioni per ogni granello di polvere che sta in strada col risultato di: Intasare già una situazione gravemente congestionata; sentirsi rispondere che l'ufficio giusto è quell'altro in tale strada.
Io il certificato l'ho richiesto a Morón, più che altro per ragioni geografiche, col treno in una decina di minuti si raggiunge bene.
Ho fatto la mia coda che, una volta compostasi ordinatamente in pochi minuti è defluita e ho potuto sbrigare la pratica piuttosto velocemente.
Perfetto. Che c'è di strano? Che quando ho chiesto se dovevo tornare per ritirare il certificato che, volendo lo rilasciano in sei ore, pagando ovviamente una somma maggiore, dicevo, quando ho chiesto se dovevo tornare il tipo mi ha detto "Lo scarichi da internet" .
Quando me lo ha detto non ci ho creduto. Dentro di me mentre attraversavo la strada pensavo Argentina-Italia 10-0. Per quanto ne sappia io, ed internet non ho trovato informazioni a riguardo, in Italia in questo siamo ancora rimasti a Vittorio Emanuele. Una persona va a far richiesta e può comodamente scaricare il certificato dalla rete. Aspetta e spera.
Se penso che dopo tre o quattro giorni che, ora più che mai hanno il peso dell'oro avendo il visto che mi scade i primi di settembre, ancora non ho inviato niente perchè non son riuscito ad ottenere informazioni precise onde evitare spedire qualcosa di non valido. Ho contattato la procura di Modena e, dopo un paio di e-mail che han avuto come risultato il dover telefonare perchè dare un paio d'informazioni precise evidentemente è lavorare troppo. Perfetto, vado in posta per fare un vaglia e mi dicono che dall'Argentina non si fanno vaglia per l'estero. C'è il servizio Western Union. Che faccio? Chiamo gli uffici della procura e, dopo aver dovuto parlare con tre persone spiegando ogni volta il problema e chiedendo un'alternativa, una soluzione e la soluzione era di dover "chiamare domani perchè c'è la mia collega". Caliamo un velo pietoso sulla seconda persona con cui ho parlato che era una povera anziana che per me l'han messa al telefono o per castigo o per scherzo, siccome neanche sapeva di stare al mondo.
Alla luce di tutta questa meravigliosa assistenza spulcio un poco nella rete e vedo che nel sito degli uffici giudiziari di Genova c'è la possibilità di sbrigare il fattore pagamento con Money Gram. Meraviglioso! Ho pensato. Scrivo subito una e-mail spiegando il tutto, che mi devo sposare, che ho bisogno di questo certificato per ottenere la residenza ecc. ecc. Mi han risposto? No. Oggi ho scritto nuovamente, però all'indirizo alternativo, sperando bene. Altrimenti spedisco e buonanotte.
Come può essere che un cittadino italiano abbia così poca assistenza o che se la debba sudare quando si trova all'estero e ha bisogno di un foglio di carta? Perchè il certificato penale è fisicamente un foglio di carta con scritto che Tal Dei Tali è uan brava pesrona. Niente di più, niente di meno.

Chiudo qui, con tanta amarezza.

giovedì 1 agosto 2013

Nuovi orizzonti


Oggi stavo ascoltando, per la precisione qualche minuto fa Argentina di Francesco Guccini, lo scrivo in grassetto perchè oltre ad esser un grandissimo autore, è della mia terra.
Dall'altro lato dell'oceano cerco di vedere, di cogliere sotto una prospettiva diversa il sogno argentino che si può vivere o cercare in Italia guardando verso fuori. Quando ero più giovane l'Argentina non era minimamente nei miei pensieri, quando sognavo di viaggiare ed esplorare il mondo. Eppure nel corso degli anni ho preso diciamo pure consapevolezza che, volenti o nolenti l'Argentina ha valore speciale per gli italiani, ma più che altro per l'oggetto "italiano". Credo sia sato per la forte emigrazione verso questo grande paese, migrazione che ha creato come un vincolo, un legame, un collegamento che ancora oggi s'intreccia e lega indissolubilmente questi due paesi. Non ho conosciuto poca gente qui in questi pochi mesi e parlando con persrone di pelle più chiara, non dimentichiamo che la colonizzazione si suppone terminò piuttosto recentemente, quasi la maggior parte di queste hanno parenti italiani, e non si tratta di generazioni, ma dei nonni se non dei genitori. C'`un grande rispetto per l'italianità. Un amore per la famiglia e come un senso di comunità. Ci son diverse associazioni di itliani qui. Una, quella di Morón, che è piuttosto vicina a casa mia, sta in piedi da circa centoquaranta anni, eppure ancora non l'ho visitata, perdendo tutti i consigli che una comunità da tanto radicata potrebbe darmi.
Non so, son fatto così. A metà agosto mi sposo e ora sovviene il tema della residenza. Non sarà semplice immagino, questo perchè ci son documenti che devo farmi spedire dall'Italia, per la precisione il certificato penale. Ero partito dal bel paese con questo documento però ne fui derubato e amen. Per il resto mi manca il certificato penale locale che lo otterrò facendo richiesta, credo, direttamente all'ufficio di polizia e ovviamente l'attestato di matrimonio.
Una trovata molto buona per spillare un poco di soldi è questa della traduzione dei documenti mediante un collegio selezionato dal governo argentino e successivamente legalizzato in separata sede.
Non vedo l'ora che tutto sia finito. Costa parecchia energia e mi sento un poco con le mani legate per via di documenti che mi mancano per una assuznione in regola e per tutti i vari ostacoli burocratici che a volte possono esser snervanti. E' necessario armarsi di buona volontà, pazienza e fede quando si deve passare per uffici amministrativi, che si tratti di servizi consolari o locali. Questo perchè? Perchè nonostante siano servizi bene o male complementari o, diciamo pure cugini, uno a Migraciones ci va perchè è straniero e ugualmente si rivolge al suo consolato come ent di riferimento, dicevo, nonostante questo, c'è un poco di nebbia quando si tratta di informazioni o atti che escono dalla sfera di competenza dell'ufficio interessato.
Quando fui a Migraciones sentii dialogare due italiani, un anziano ed una signora ben più giovane. Suppongo la figlia e il padre che, pensionato, vuole raggiungere la figlia. L'uomo lamentava del fatto di una informazione scorretta o incompleta ricevuta dal consolato per quanto concerne un tramite (così son come si chiaman tutte le scartoffie e documenti vari da fare nell'ambito della burocrazia) inerente la residenza. In parole povere  si è rivolto al consolato e gli han detto che gli serviva solo "questo e questo" e, giunto a Migraciones immancabilmente si è sentito dire che "no!" gli serviva altro.
Abbastanza normale e abbastanza italiano penso. Dal mio canto quando chiesi come ottenere gli antecedenti penali del mio paese mi han spedito al consolato, anche se, a dirla tutta, già mi ero informato e sapevo che per ottener questo tipo di documento è necessario far richiesta diretta ad un ufficio della Procura dell Repubblica. Mi son voluto togliere il dubbio e son andato al consolato, dove il ragazzo che mi ha atteso aveva un italiano che sembrava migliore di quello della ragazza dell'altra volta. Ha anche parato di più lui ad esser onesti.

Ho inviato oggi stesso una e-mail alla procura di Modena. Sono in contatto anche con la banca. la carta di credito tarda eccessivamente. Questo non mi piace e non sono contento anche se, dando a Cesare quel che è di Cesare si stan mostrando disponibili nella banca di Pavullo. E' ovvio che non dipende tutto da loro, essendo il servizio emittente la carta di credito un altro. Ugualmente mi sta creando problemi.
In progetto abbiamo di aprire una gelateria con due amici di Silvina, son due persone a posto e il fatto che non possa aver accesso al mio denaro complica un poco le cose. Mal che vada scriverò alla banca per vedere come fare. Mi servirebbero circa €4.500 o poco più, che bene o male è quanto mi resta.
Le cose si stan un poco complicando ma speriam in bene, speriamo nel futuro. Non possiamo fare altrimenti.

E' una giornata uggiosa, la temperatura negli ultimi giorni si è alzata però oggi, questa mattina, ha piovigginato e il cielo è ancora coperto. Pare che ora si stia schiarendo un poco ma non mi fido molto.

Lasciando un paio di righe come chiusura, aggiorno un po' la situazione di Buenos Aires. Han inaugurato da poco un nuovo metrobus, che non è altro che una corsia preferenziale per alcuni colectivos, una linea, una corsia che viaggia, questa nuova,  in senso opposto al traffico nella 9 De Julio, la grande avenida che passa per l'Obelisco, così, per dare un riferimento. Precedentemente c'era solo il metro nella Juan B. Justo, che tipicamente si usava pre prendere il 166, colectivo piuttosto comodo per spostarsi da Palermo verso l'ovest. Il vantaggio del metrobus, e mi chiedo come mai ci sian solo due linee e non ne facciano una in Rivadavia che la grande strada di comunicazione con Buenos Aires, parte da Plaza De Mayo praticamente, il cuore del centro porteño, e si spinge verso il lontano e sperduto ovest della GBA Oeste, ovvero la Gran Buenos Aires Ovest (se non erro arriva oltre al civico 28.500), dicevo, il vantaggio del metrobus è quello di tagliare il traffico, viaggiando per una corsia preferenziale e, dato il flusso e la congestione che subisce l'intera rete stradale ad alta concentrazione di Buenos Aires quotidianamente, di certo porterebbe a mio avviso solo benefici.
Però gioiamo! Han inaugurato due o tre, non ricordo bene, stazioni nuove del Subte, la metropolitana. Si tratta della B, che passa per Corrientes, un'avenida centrale che parte pure essa bene o male da Plaza De Mayo che però non segue oltre la Capital Federal, almeno penso, non sono ancora informatissimo sulle reti stradali, ma poco importa. Indubbiamente ci son state proteste.
Il clima si sta arroventando, questo perchè le elezioni sono vicine. Il non poter votare ammetto che da un lato mi sta bene. Mi sarebbe piaciuto votare qui in Argentina. Nella mia ignoranza di italiano che va all'estero non pensavo di arrivare quasi a rimpiangere il modus operandi della nostra politica. Trovo che la campagna poltica qui, almeno per ciò che vedo ora, abbia profilo professionale npn alto quanto meriti. bene che son le primarie e la presidenza si decide nel 2015, però mi aspettavo qualcosa di più che farsi vedere sorridente col bambino, slogan da bar come io sono meglio di te, con riferimenti precisi a cose e persone, ovvero... più importante che il piano politico in piazza quello che predomina è che io son meglio di lui o di lei. In questo caso di lei, di Cristina. Mi sembra di cattivo gusto un manifesto che dica "O lei o te, noi stiamo con te". In ogni caso sempre meglio del tipo che in campagna elettorale va fare il pirla in televisione atteggiandosi a supersimpatico. Mi viene da pensare a quanta credibilità possa ottenere. Credo che l'Argentina versi nella critica situazione di un paese senza persone "forti", senza figure carismatiche idonee a prendere le redini del paese nel 2015. Il Kirchnerismo, almeno quello di Cristina è al termine. Per quanto se ne parli e ci si possa lamentare è un fatto che Cristina Kirchner sia una figura di grande carisma e che, il da molti compianto Néstor tirò fuori dal fango un paese distrutto dalla selvaggia e pregiudicata privatizzazione a tutta forza.
Solo parlando l'altra notte, a fronte della mia sorpresa di come non ci sia una rete ferroviaria nazionale adeguata al grande trasporto, ma solo innumerevoli compagnie di omnibus, che sarebberp le corriere, alcune dotate di ogni comodità possibile, mi han risposto che le ferrovie che univano il paese son state in gran parte eliminate tutte per un gioco d'affari con varie compagnie e vari impresari. Risultato la scomparsa di parecchie paesi che dall'oggi al domani si son trovati privati di un'importante linea di comunicazioni.
Non so, più che di riferire ciò che mi dicono non so. Di certo, le ferrovie mancano e prendere un treno per uscire da Buenos Aires può esser molto più avventuruoso di quanto ci si aspetti, e mi riferisco solo al biglietto.

Perfetto. Credo sia ora dei saluti.

sabato 27 luglio 2013

In Boca al lupo


In televisione ora passano Wolverine, in un pessimo doppiaggio in spagnolo. Spagnolo sudamericano, suppongo messicano perchè castellano non è, e allo stesso modo non è spagnolo di Spagna. Cristina pare abbia aperto le porte ad un progetto che preveda il doppiaggio nazionale per i film stranieri. Credo sia una gran cosa.

Dopo questa introduzione cari amici non lettori, riprendo possesso della tastiera per scrivere due cose. Gli ultimi giorni son stati abbastanza intensi però una buona notizia c'è. Il 16 di agosto ci sposiamo. E' confermato. Non mi spiacerebbe sposarmi in futuro in chiesa però Silvina è ben munita di pregiudizi e questo la pone nella posizione in cui si pensa che, solo a nominare la parola chiesa pare si stia parlando del male sceso in terra. Sarà qualcosa di molto semplice, in primis perchè sia io che lei non abbiamo una grande affinità con l'opulenza ed in seguito perchè mancano i soldi.
Il tema dei soldi ahimè, per quanto non mi piaccia affrontarlo è come una malattia, prima o poi ti costringe a letto. Vedremo.
Cambiando tema, che è successo di nuovo in Argentina? Tragicamente dopo l'incidente di Castelar e quello in Francia, il demone dei treni ha colpito di nuovo, questa volta in Galizia, con una tragedia che si è portata via un'ottantina di anime. Ci si domanda sempre se dietro ci sia un errore umano. Se è vero che un treno è costruito dall'uomo e i binari pure, mi pare la risposta venga da sè.
Ma per una volta abbandoniamo la cronaca nera e parliamo di qualcosa di più leggero. Si respira nuovamente calcio! Con tutte le novità del caso, tra le quali Trezeguet al Newell's Old Boys alla veneranda età di cinquantacinque anni e mezzo e, scemenze a parte, Martino, l'ex allenatore del Newell's da Rosario è finito, con merito, a Barcellona. tanti auguri per un'allenatore che sicuramente è tra i migliori dell'Argentina.

Le novità però viaggiano sempre a braccetto con le normalità e, di vecchio, qui alla cancha, vecchio e sempreverde, c'è la violenza. Nell'assurdità e nel paradosso dell'affermazione, è "normale" che atti di violenza avvengano tra tifoserie avversarie ma no, non è abbastanza. Questa volta, e il calcio va a farsi benedire più del solito, ne hanno ammazzati due ed entrambi hincha del Boca. Divergenze? Oh sì, quando sono in imballo gli interessi e tutto il gioco di affari che c'è dietro il controllo generale della tifoseria che implica la gestione di un giro di denaro non indifferente il calcio ci "appassiona" più che mai. Ho avuto un senso di deja-vu che mi ha riportato alle notizie dei telegiornali italiani quando gruppi di persone non proprio amiche si ritrovano a farsi la pelle per divergenze di mercato, chiamiamole pure così.
Il calcio a volte, la tifoseria, più che una passione sportiva, qui, a Buenos Aires, mi pare una valvola di sfogo che arroga il diritto di sfasciare tutto. Non mi dilungo perchè ripeterei sempre le stesse cose. Di certo c'è come un male di fondo, una peste che flagella i porteños portandoli alla follia barra raptus. E' solo una settimana all'incirca che un conducente di colectivo ha stirato uccidendolo un tipo. Non si è capito bene di chi sia la colpa, tra il passeggero che ha preso a colpi l'autobus ed il conducente che partendo di corsa lo ha investito (secondo la fonte ufficiale) va a sapere da che parte sia il giusto e lo sbagliato.
C'è da dire che il conducente non si fermò alla richiesta del passeggero, nonostante ci sian leggi chiare, che obbligano i conducenti a fermarsi ad ogni angolo di notte e quando piove.
Credo che tutto sia figlio di questa filosofia che mi pare piuttosto all'italiana, ovvero, apriamo gli occhi una volta che i buoi sono scappati, aspettiamo che ci scappi il morto prima di intervenire.
La cosa buffa è che qui non s'interviene manco quando il morto c'è.
Ora lascio qui, ho visto che ho ben due commenti! Son desideroso di vedere chi e cosa mi han scritto!

martedì 16 luglio 2013

Argentina in coda


L'ultima volta ho terminato con l'espressione, la domanda, se avevamo minimamente possesso dei nostri diritti o se siamo tutti dei pelotudos ovvero dei coglioni, vestendo i panni di un argentino.
Non posso oggi che confermare che sí, parlando da italiano, aspirante futuro residente argentino e di conseguenza mi metto nel calderone, ripeto, sí, siamo dei coglioni, come giá sottoscrisse una nostra amica sabato sera quando fummo a cena a casa sua.
Oggi siamo andati al registro civile, a San Justo, il luogo di nascita di Silvina. Qui l'aministrazione mi sembra un poco singolare, forse non ho ancora capito vene la distribuzione dei vari territori e municipalitá, ma non importa. Andiamo perchè vogliamo sposarci. Vorremmo farlo il prima possibile, anche per accelerare i tempi della mia regolarizzazione, per far richiesta di una residenza e così poter lavorare. Vecchia storia, per lavorare ti chiedono il CUIL, per ottenerlo devi esser residente, per esser residente devi avere il DNI per avere quest'ultimo devi avere un lavoro. Tutto molto difficile e non so perchè. Questo chiude molto l'Argentina in se stessa. Non capisco tutte queste barriere protezioniste specie per un paese che mi sembra ancora ben lontano dall'essere una meta ambita dai flussi migratori.
Va bene. Andiamo al registro civile a San Justo che ieri era chiuso per disinfestazione, mi sembra normale che chiuda nei girni di apertura al pubblico un, si suppone, ufficio amministrativo della municipalitá, bene, andiamo al regsitro e che ti troviamo? Una bella coda. Un'ora di coda, senza contare che dentro era pieno stracolmo. La coda, non ho spiegato, serve per farne un'altra. Dopo un'ora di coda, l'omino, che come buona parte degli impiegati pubblici è piuttosto maleducato, tanto che cazzo gliene frega a lui che ha il posto intoccabile, al darci il numero che serviva per fare un'altra coda ci dice che servono i documenti originali dei testimoni.
Ora, perfetto, ammesso che, per quanto sia per certi versi ridicola la burocrazia italiana che ha volte è veramente costipata, per molte cose, io parlo del mio comune di residenza, uno entra nel municipio dove c'era una persona, chiede ed in un minuto esce sapendo quello che deve fare. Già venerdì scorso fummo al registro civile. Il venerdì però è un giorno dove solo ci si sposa e, la signora, presa al volo, una tipa, per me estraggono a sorte tra i pensionati del paese che, non me ne vogliano, però pare che sian lí perchè non san che fare delle loro giornate, dicevo, la signora ci ha detto di venire in settimana. Ora, siccome si suppone una persona che ricopre un incarico anche solo di informazione in un ufficio della ammistrazione pubblica, in teoria dovrebbe dare queste informazioni, ovvero che una persona necessita di questo e quello. Perdoniamola. Quello che mi sta un pco sullo stomaco è che in rete non ho trovato un isto istituziionale che dica che, per far richiesta della data di matrimonio uno deve presentare i documenti originali dei testimoni, quando invece pare sian necessari tre giorni prima della data.
Può sembrare poca cosa ma, e mi metto nei panni di una signora anziana che si è fatta un'ora di fila per sentirsi dire che deve andare in centro, se si vuole che un paese possa andare un pochino meglio e che la gente prenda la vita con più di calma e di conseguenza incentivare la sicurezza e tutto quello che che ne segue, questa è la maniera sbagliata, ovviamente dal mio punto di vista.
Il registro civile di San Justo è solo un piccolo pezzetto di tante cose rallentano, ostacolano e intasano un agglomerato come la Gran Buenos Aires che da solo sarà intorno ad un quarto del paese.
Come si può biasimare chi ad un certo punto perde la testa con tutte le conseguenze del caso non proprio pacifiche e civili. Code all'automatico per prendere i soldi, code per "farsi prendere" i soldi salendo su un autobus, con i treni non ci sono code però a certi orari neanche si riesce a salire, del subte non ne parliamo, senza contare altri uffici o servizi dove immancabilmente ci sono interminabili code. Credo che qualcosa non funzioni per il verso giusto.
A volte mi sembra di essere in un paese che punta il dito al "modello americano" ma prova ad adottarlo cerando di farlo di nascosto, cambiando un poco tema ma non troppo, questa sensazione che ho io di ne carne ne pesce non credo giovi molto al paese. I miei sono gli occhi di un italiano da pochi mesi qui, quindi valuto per quel che vedo e so bene quanto sia delicata la storia argentina degli ultimi anni, però ribadisco, se non si fa qualcosa per snellire un poco tutto questo demorar ma ancor più non si cerca di venire a fatti incontro al cittadino, poi è normale se tutto va a rotoli.
L'esempio più sconcertante l'ho avuto in Uruguay quando andammo per il compleanno di Silvina e perchè mi scadevano i trenta giorni del visto turistico. Come può essere che a conti fatti, un euro in Argentina ha il valore di $6.50 ed in Uruguay invece pare valga$10.00? Misteri del Mercosur? Argentina Peaks? Non so.
Non mi piace. Non mi piace perchè tutto sommato mi pare ci si lasci prendre troppo facilmente per i fondelli.
Uno mi può dire, che cazzo ci stai a fare allora. Io dico perchè mi sono innamorato di un argentina e alla fine qui ci sto bene a Ramos Mejia.
Per questa volta termino qui.

lunedì 8 luglio 2013

Vento d'estate


Alla fine, la prima influenza argentina me la sono presa. Non ho ancora ben capito se si tratti di Gripe, termine indicato, credo, per indicare l'influenza stagionale o se `stata una "semplice" febbre. fatto sta che bene o male ci sono ancora in mezzo, tra tosse, raffreddore e pure un poco di catarro.
Tutto è successo poco più di una settimana fa e nel frattempo ho avuto una mezza offerta di lavoro. Tecnicamente dovo ancora chiamarmi. sarebbe per un aiuto camerirere in un celebre e pregiato ristorante in Plaza Dorrego a Sant Telmo. Un ristorante dove va a spendere gente con tanti soldini. Il tipo è simpatico, il capo a quanto pare. Ha lavorato a Parma qualche anno e propone cucina emiliana. vedremo in realtá quanto emilianza sia.
Son successe diverse cose nel frattempo. Di cose ne succedono sempre, però di cose di rilievo qui ne succeddono abbastanza. Tra le quali, son riuscito finalmente a parlare con mio padre. Gli ho lasciato alcune istruzioni sul come fare e non fare per il tema della carta di credito che, tuttavia deve ancora arrivare. Questo significa che resterò alle spese di Silvina ancora a lungo e non mi piace molto ad esser sincero.
Il giorno stesso che mi chiamarono per parlare col boss del ristorante, e si tratta di mercoledì scorso, han soppresso senza dir nulla i treni. Almeno, la linea Sarmiento e un'altra linea che ora non ricordo quale sia, se la Urquiza o la Mitre, ma sicuramente tutte e due, che passa per Constitucion, una delle zone con maggior flusso di pendolari e neanche a dirlo una delle zone "rosse" di Buenos Aires e non mi riferisco al colore con senso politico.
Ammetto che quando un tipo qui a Ramos mi disse che non c'erano treni per un attimo pensai ad un altro incidente, o a non so, un blocco momentaneo per una questione di manutenzione o che. Morale della favola treni soppressi tutto il giorno con conseguenze abbastanza drammatiche. L'andata non è stato un problema. Il ritorno è stato un poco diverso. Un poco per l'orario, un poco perchè tutta la gente che si muove verso l'ovest in treno, si è trovata ad usare i colectivos che giá di per se viaggian stipati di gente. Questo significava anche ore di attesa per viaggiare stritolati su un autobus. Mi pare eccesivo. Fortuna che Silvina mi ha un poco indirizzato sul come fare e quale colectivo prendere, altrimenti sarebbe stato un poco un problema. I problemi son giunti alla giá menzionata Constitucion dove è stato necessario l'intervento della polizia per la sommossa di gente che inferocita dalla soppressione del treno, con tutte le ragioni di questo mondo perchè il servizio pubblico(privato fino all'osso) non soddisfa il fabbisogno, ha iniziato a spaccare a tutto armando una sorta di rivolta, senza alcuna ragione. cerco sempre di spiegarmi da dove venga tanta voglia di violenza che è ben piè che gratuita perchè in svariate circostanze tutto fa brodo. Pare che non si aspetti altro che un minimo input per iniziare a metter la mani addosso a uno o iniziare a rompere tutto con atti di teppismo e vandalismo che, come nel caso di Constitucion, sfociano nel assalto a negozi. Punto di domanda. Il treno non c'è, perfetto. Saccheggiamo un negozio per protesta e spacchiamo tutto. Come mi disse Silvina, specialmente nel caso della zona in esame dove c'è parecchio degrado e la gente che vive per strada non è poca, è piuttosto semplice e frequente che in mezzo a tanta confusione chi vive dove capita e certamente non con un tetto sopra la testa appena può ne approfitta. In fondo per chi a momenti non importa della sua vita, può importare di spaccare una vetrina o qualcosa per rubare quello che si possa rubare? Effettivamente non credo. A qualcuno dovrebbe importare ma evidentemente sono altre le cose di maggior interesse.
Morale della favola, tale Maturano se non ricordo male, il presidente o quello che è, il capo della "fraternidad", nome che sta ad indicare coloro che gestiscono il traffico ferroviario a Buenos Aires ha semplicemente detto "Noi facciamo autocritica". Ovvero "Non ci rompete i coglioni e fatevi i cazzi vostri". Ora è il caso di spiegare due cose, perch`non sembra molto normale che avvenga un "paro" così, di punto in bianco, senza il minimo annuncio, lasciando come si dice in Italia Col culo per terra la gente. Teoricamente, questa sembrerebbe la cazzat... ehm il motivo ufficiale, si sarebbe protestato per il ritardo del pagamento da parte del governo. Io non capisco molto di politica, ma mi viene da supporre che, se lo stato deve pagare una impresa privata perchè essa paghi a sua volta i dipendenti e detto ciò l'impresa si arroga tutte le comodità di fare quello che le pare quando le pare, perdonate, la domanda mi sorge semplice e diretta come un peto. Quanto pesa il potere dello stato sulla bilancia? Ma torniamo un secondo indietro. Non ti pagano e protesti giusto? Mi sembra perfetto. Però se il termine del pagamento è il 4 del mese, che senso ha bloccare tutto senza avvisare nessuno il 3 del mese? Ovviamente, loro non fanno autocritica. Il governo ha denunciato il fatto ma sicuramente non credo che a loro importi più di tanto. A proposito di "loro", ho finito di leggere El Eternauta con gran dispiacere e soddisfazione. Non stavo pensando a questa opera, ma menzionare loro che nella storia son ovviamente secondo perfetta e precisa traduzione ellos, non ho potuto non sorridere a come questa tanto maltrattata fantascienza sia sempre più che attuale.

Oggi, 8 luglio 2013 altro blocco. Questo è stato annunciato almeno. Si son fermati per un giorno i camionisti col risultato che, giá ieri sera i bancomat eran vuoti, questo mi da un poco da pensare sugli approvvigionamenti alle banche. Solo sabato a mezziogiorno mi capitò di veder una spaventosa coda allo sortello dell'automatico. Non capisco. E`così necessario che tutta la gente debba spendere tanto in poco tempo? Non so, ci sono molte cose che non capisco, ma mi pare di capire che tutto sia settato perchè le cose vadano irremidiabilmente male per quasi tutti col beneficio e il sommo sbattimento di molto, ma veramente molto pochi. Indubbiamente i problemi si son riflessi ai supermercati, anche qua, mi pare un pò strano che se un giorno manca il servizio, il supermercato va in crisi, mi pare una esagerazione mediatica questa. Altro problema a quanto pare per le stazioni di rifornimento e pure qui, credo e spero sia una esagerazione per far meglio notizia anche se con la questione del fine settimana, il sabato e la domenica, diamo il beneficio del dubbio. Inutile dire che nemmeno la spazzatura è stata raccolta però permettemi e scusatemi cari porteños che mi avete accolto a braccia aperte ma lo dico, sembrerò irriconoscente ma lo dico. Personalmente a considerare come ai cittadini importi della pulizia della propria città non credo che iol discorso spazzatura sia un problema, specie a vedere come han lasciato Plaza de Mayo i manifestanti, con rifiuti in ogni dove, almeno, da ciò che ho visto in televisione, poi si sa, può sempre trattarsi di un effetto speciale del telegiornale ma purtroppo non penso proprio. Questa è una cosa che non mando veramente giù. Come può una persona letteralmente sbattersene della sua città, di dove vive, delle strade dove cammina, dove porta a spasso i propri figli. Non so. Gettare spazzatura per terra non è tanto diverso dal gettarlo in casa, sotto alla sedia o sotto al letto.
Domani è festa. In parte la strategia del blocco dei camion ha una sua intelligenza. Calcolando che la domeinca non si lavora e il martedì è festa han, mie considerazioni a parte lasciato il paese in un pò di problemi. Però lasciatemelo dire, che i bancomat in giorno si esauriscano, mah... lasciamo tutto in sospeso e teniamo questi commenti da occidentale tra i denti. Evidentemente l'Argentina è un paese da conoscere. Limitiamoci a prendere quello che viene e a vivere in funzione dell'amore.

L'altro giorno sulla pagina FB di Silvina ho letto una cosa di un tipo che si chiedeva se ci manca conoscenza come consumatori o se siamo dei coglioni. Mi son rivolto a Silvina e le ho detto somos pelotudos.

giovedì 27 giugno 2013

Etchart Privado


Ieri, dopo tanta agonizzata e forzata attesa, abbiamo comprato un Torrontés. Il Torrontés è un vino tipico del nord, della regione di salta e nello specifico di Cafayate. Vino bianco che si produce a oltre 1800m. di quota. Fino ad ora non lo comprammo per la questione della temperatura, questo vino è ideale da bere ben fresco. Mi è piaciuto subito, sin dalla prima volta che lo bevvi in una bodega a Cafayate. Ovvio, la qualità era superiore a quella di uno Etchart Privado ma indiscutibilmente lo era pure il prezzo. L'Etchart per la prima volta lo bevvi sempre a Cafayate, in un ristorante. E' un ottimo compromesso al fattore qualità/prezzo e, per il costo che tiene, più o meno intorno ai $17 o $18 è sempre un'ottima scelta e garantisce una bella figura.
Giunsi con diversi pregiudizi a proposito dei vini del sudamerica, pregiudizi foraggiati da alcuni vini bevuti in Uruguay, per la precisione di un "pregiato" vino paraguayo che a dirla tutta, non mi disse proprio niente. Alccol e niente più. Fortunatamente il nord argentino mi ha permeso di degustare ottimi prodotti. Tutto avrei giurato tranne che incontrare vini che potessero entusiasmarmi. Primo tra tutti, una produzione locale bevuta ad Amaicha Del valle. Un vino che si chiama per l'appunto Amaicha ma di produzione salteña. Ho dimenticato di precisare che Amaicha Del Valle è nela regione di Tucuman che confina a sud con la regione di Salta.

L'altra sera, se non erro sabato scorso, siamo stati a casa di amici dove un tizio faceva una degustazione, ma più che degustazione era una lezione su come si dovrebbe bere il vino e tutti i crismi necessari. Inizialmente è stato molto divertente e stimolante perchè ci ha fatto annusare venti essenze con lo scopo di poterle indovinare. Son tutti aromi. Neanche a dirlo che ne ho indovinati uno e mezzo, forse due.
Nel resto ci ha mostrato come si dovrebbe tenere un bicchiere, cosa si dovrebbe fare, come si versa, come si trattarebbe il vino ecc. Le bottiglie eran due, uno di Malbec e l'altro di Cabernet Sauvignon di cui tutti parlano come del vin divino sceso in terra. Personalmente, se lo bevano loro. Preferisco il Malbec, ma questo è il gusto. Di sicuro avrei, parlando di preferenze, maggiormente gradito se le bottiglie, entrambe della stessa casa, avessero avuto il tappo di sughero e non di plastica essendo le stesse, presentate non dico come vino di eccellenza, ma sicuramente come un prodotto che si distingue dalla massa. Vino che a suo a dire viene messo sul mercato mediamente intorno ai $55. Non so come abbia preso il fatto che io senza sapere niente del prezzo ho onestamente valutato intorno ai $20, diciamo pure $25 per fargli un favore il vino bevuto. Io glielo dissi, piú di questo non pagherei. Almeno la onestà è stata ricambiata con la sua ammissione che il valore del vino sarebbe intorno alla mia valutazione ma che però in Argentina si specula e tutte queste cose.
Egli vende bottiglie da $120 pesos l'una al pubblico. Lavora nella distribuzione e vendita con un numero di vendita mensile piuttosto alto. Mi domando coma possa aver un mercato così vasto e duraturo un vino tanto caro. Il mio principio è che un vino è buono quando mi piace.

Ieri ho fatto la salsa di noci. Ogni tanto mi diletto in cucina. Già ho fatto un paio di volte il pesto alla genovese. È inutile sottolineare che il prodotto è tutto in chiave argentina e questo per la reperibilità degli ingredienti. Tutto sommato sono soddisfatto. Preparo tutto a mano, con mortaio e pestello.

Tra circa un'ora giocano per la Confederation Cup, Italia-Spagna. In Brasile è tutta un¡aria di rivolta e sommossa per il denaro investito negli stadi, per i soldi che paiono esser pochi e tutte queste cose. Vorrei iniziare dicendo che, primo: Un paese che aumenta il taglio delle proprie banconote non ha un'economia in calo. Il taglio alto agevola le spese alte da che mondo e mondo. Secondo: Non si sa certamente da ieri che i mondiali si giocavano in Brasile e, le tempestiche di costruzione sommando il fattore denaro da investire nel progetto, già si sapeva dal principio che sarebbero stati un problema. Non mi pare una cosa molto intelligente mettere a ferro e fuoco città ora, che già si è in corsa e già soldi son stati spesi e non poco. Se non si vuole ballare non si scende nemmeno in pista.

Bevo un ultimo bicchiere di vino. Le noci qui costano parecchio. Le ho pagate $25 e qualcosa per quasi 200g. che non è certamente poco e mi vien quasi da ridere a pensare che non ho mai pagato niente per magiare noci. Sará perchè avevo l'albero fuori casa nell'appennino modenese. Il fatto che mangiavo una vasta di gamma di frutta direttamente dalla pianta ha sollecitato l'invidia di Silvina.

martedì 25 giugno 2013

Reconquista


Ieri per la prima volta nella mia vita ho usufruito del consolato italiano. Prima o poi dovevo andarci.
Credevo nella mia ignoranza di vedere personale italiano, e sicuramente c'è, fatto sta che ho parlato solo con argentini, per la precisione, argentine. Ma non è un male, mi son levato il gusto di esser io quello che doveva essere capito anche se, alla mia domanda "puedo hablar italiano o hablo castellano" molto educatamente mi han risposto che se parlavo castellano era meglio, io avrei risposto lo stesso, capiamoci. In ogni caso mi riusciva un po' difficile parlare italiano sapendo che davanti a me c'era una persona straniera. Ho chiesto un paio d'informazioni e via.
Una cosa, che chiunque avrà modo di constatare e auguro di no perchè solitamente si tratta di eventi spiacevoli è che di fronte ad un certo tipo di sventure, la maggioria, io parlo sempre per esperienze personali, mostra normalmente sincera e profonda costernazione. Facciamo un passo indietro.
La settimana scorsa a Liniers, che è il quartiere più occidentale della Capital Federal ho subito un furto. Tutto è risolto, la denuncia è stata fatta e son anche stato fortunato. Altra gente sempre nella stesa zona è stata picchiata oltre che derubata. nel mio caso è stato un capolavoro. Come farsi rubare le mutande senza accorgersene. Si parla di professionisti, qui chiamati "pungas", termine per identificare i borsaioli da treno o da autobus. Le mani di velluto. Stavo salendo l'autobus, ed è un orario dove salire su un autobus è come l'assalto alla diligenza e puff, scomparso il portafoglio dal taschino della giacca, che era anche chiuso, con un bottone. Sicuramente son stato poco furbo io a girare con documenti e carte di credito dove non era necessario ma è successo.
Tornando a qualche riga sopra, non posso non esser rimasto sorpreso dal disappunto e dal sincero dispiacere delle persone, e parlo di persone sconosciute, con le quali mi son trovato casualmente a parlare di questo. Credo che in Italia la reazione dei terzi sarebbe più o meno questa "Oh! Mi spiace!(son cazzi tuoi...)".
Il poliziotto che ci ha atteso a Ramos, ho dovuto denunciare che il fattaccio avvenne a Ramos Mejia altrimenti mi avrebbero spedito a Liniers, era una sagoma, consideriamo che eran grossomodo le 20.30 e quindi già notte, appoggiato al banco con occhiali da sole e giacca di pelle. In pratica mi ha atteso Poncharello! Meglio di così non poteva essere. Ineludibili le domande su Roma e il Vaticano. Agli argentini piace parlare dell'Italia e hanno una profonda ammirazione e un grande attaccamento verso le proprie origini italiane quando ci sono. Le città che sbucano sem`pre son le solite tre, Roma, Firenze (Florencia) e Venezia. Io a Roma ci son stato una volta si e no due giorni per una orribile cena chat e a Firenze ci ho solo cenato. A Venezia ho preso l'aereo per la prima volta, destinazione Dublino.
Ieri e oggi ho inviato le candidature per due offerte di lavoro richiedenti la lingua italiana, nell'ultima si richiede espressamente la lingua nativa per dare lezioni. Io lezioni non ne ho mai date, a dire il vero sto provando ad insegnare a Silvina, che l'altro giorno con me ha comprato un libro di studio, ma non mi sembra molto volenterosa.

Finalmente abbiamo la heladera, ovvero il frigorifero. Abbiamo pagato con la carta di credito della zia. Le tre  zie sembrano sbucate da un racconto di Terry Pratchett però sono molto amabili e gentili. Il pagamento `un capolavoro. Abbiam pagato in tre rate con un carico aggiuntivo per l'utilizzo rateale con la carta, ovvero se paghi subito con i soldi sull'unghia son $3.000 pesos altrimenti costa $3.500 però le rate sono a interessi 0. Ciliegina sulla torta, se hai Mastercard ti fan pagare quasi $500 in più. Un palo nel culo no? Fortuna che abbiam potuto pagare con Visa. Dimenticavo, in quel negozio come in praticamente ogni buco, le carte di credito straniere non sono ammesse. Personalmente non credo che strategicamente parlando, questo sia un buon piano economico. Bene che le banche fan circolare i soldi però che il mercato sia egemonia delle banche e delle grandi imprese...
Di contro le strade son piene di venditori ambulanti di ogni genere di merce, sicuramente in regola come no? Il mercato più attivo è quello del trucho, parola che si usa per qualcosa di non originale o di bassa qualità. Il DVD trucho lo si può comprare in ogni lato, i marciapiedi sono tappezzati e la qualità è buona. Sono un buon compromesso. Chiaro, non mi disturba per niente le gente che vende per strada. Il permesso qui lo chiedi al tipo che ti viene a prendere l'affitto. Ci sono questi due estremi ben visibili qui, per lo meno, a Buenos Aires..

Dimenticavo, la linea Sarmiento è di nuovo in funzione. Ironicamente la scritta luminosa a scorrimento, ora sempre in funzione, che è collocata in alcuni treni della linea, dice che la stazione successiva è Castelar, dove avvenne di recente l'incidente, che si vada in una direzione o nell'altra. Ogni fermata è Castelar. Simpatico no? In cambio, il conducente per essersi precipitato ad avvisare i passeggeri di correre verso l'altro vagone perchè il treno era senza freni è stato indagato.

Ora vado a leggere un poco l'Eternauta. E' molto che non lo riprendo in mano e sinceramente ne ho voglia.
L'altra sera abbiam provato a fare la pizza Il fatto che stia scrivendo significa che poteva andare peggio.

Alla prossima.

giovedì 20 giugno 2013

Viva la patria


In diretta nel canale TV Publica oggi c'è la manifestazione per la celebrazione della nascita della bandiera Argentina, i quali colori furon decisi da Manuel Belgrano, eroe nazionale che a Salta nel nord argentino, vinse la battaglia decisiva per l'indipendenza argentina.
A Rosario, dove si può vedere il Monumento A La Bandera oggi è doppia festa, sia per motivo nazionale che per la vittoria del Newell's Old Boys.
Restiamo comunque attaccati al sentimento nazionale. La banda ha da poco suonato l'inno, una versione diversa, festosa, come è festoso il modo di omaggiare, incitare e vivere questo genere di emozioni legate all'appartenza patria. Era uan versione briosa, a passi di malambo e a suon di chacarera.
C'è pure un tipo ora, dopo tutti i discorsi di rito, che interpreta Belgrano.
Questo è il lato che mi piace dell'Argentina e che in Italia difficilmente si può vedere, anzi credo proprio sia impossibile.
Quasiasi mio connazionale sa perfettamente che nel bel paese parlar di amor patrio e inneggiare al tricolore significa esser etichettati come qualcosa di molto prossimo a nostalgici del duce. Dall'altro lato è quasi un obbligo morale a tutte le persone che sono o suppongono di essere, diciamo di sinistra, allontanarsi da questa chiamiamola pure corrente. E' altrettanta verità che parlare di diritti umani, diritti dei lavoratori e pace, significa bollarsi di rosso. Tutto questo senza "passare dal via".
E' stata una delle prime cose che mia ha sorpreso è non son riuscito a concepire bene dal principio, un pensiero tra la gente molto prossimo ai tipici canoni della sinistra e ugualmente questo attaccamento allo stato, alla bandiera ed ai valori nazionali. All'essere argentini.
Ora Silvina sta cucinando. Mi ha dato il permesso di scrivere, di appartarmi un attimo. Di certo non ha di che annoiarsi ascoltando Cristina. Ieri era a Cordoba per i quattrocento anni. Oggi a Rosario. Di certo l'entusiasmo non le manca. Io personalmente da esterno, per quel poco che credo d'aver capito e penso, vorrei che uno parte di tutto questo entusiasmo dirottasse per una tutela maggiore al cittadino comune. Sicuramente come scrisse un vissuto giornalista di un conosciuto quotidiano nazionale, io lo riporto amabilmente per come lo ricordo e tutto si riassume in una consapevolezza che si potrebbe fare di più e che è vero che numerosi problemi persistono ma, tra un governo che pare non applicare abbastanza quello che rappresenta sulla carta ed un governo di militari, è ben meglio al prima opzione. Ed io la penso così. Quindi la smetto di lamentarmi perchè a dirla tutta, da buon iatliano, devo lamentarmi di qualcosa.

Mi duole esser scaduto in discorsi di politica, che a dirla tutta mi annoia un po' e spesso la trovo tutto così prolisso specie quando scrivo io, che certamente non ho il dono della sintesi.
Un accenno a Moreno. Mi piace la figura di Mariano Moreno. Era un rivoluzionario vero, e come i veri rivoluzionari, il suo pensiero era forse un passo avanti all'intendimento comune. Ma se non fosse così non si parlarebbe di pensiero rivoluzionario. Credo sia un tema vecchio come l'uomo, o come le prime collettività. perchè ciò che non cambia credo sotto sotto, nonostante quello che si possa dice, alla gente piaccia. da più sicurezza. Ciò che è nuovo, ciò che può esser un cambiamento, non è difficile che sia un affacciarsi ad una prospettiva dove poco è definito e molto è da definirsi. Non a tutti piace. Quello che è diverso fa paura.

Ho iniziato a legger L'Eternauta, un fumetto nazionale di grande pregio. Una storia di fantascienza, specchio dell'Argentina degli anni cinquanta. Specchio di un paese, di una realtà attuale e di una realtà a venire, come la Fantascienza che può fregiarsi di esser scritta con la maiuscola, sa parlare. Sarà per questo che l'autore del quale ora mi sfugge il nome, fu fatto sparire dal regime nel '78? Grande misterio.

Per oggi chiudo qui. La pasta sta cuocendo, Cristina parla e oggi in teoria dobbiam andare a comprare il frigorifero. Viva l'Argentina.


lunedì 17 giugno 2013

Spendendo 500 punti socio club potrai averne in regalo 100!


Buonasera.

Silvina è ad una riunione con il movimento femminista di cui fa parte. Il movimento femminista e l'azione politica relativa ad esso è molto attiva e fortunatamente il suo verbo si allontana dal pedante, ridondante e patetico nonchè vecchio "donne contro uomini", agendo da vicino nell'interesse di una serie di tematiche e problemi che coinvolgono l'essere donna, come la violenza domestica, il diritto della donna ad una società meno "machista" con l'abbattimento degli arcaici e volendo obsoleti canoni e, ultimo ma non ultimo, informazioni a tutela dell'informazione relativa, prendendo un elemento a caso, le gravidanze "casuali". Qui non c'è una vera e propia legge sull'aborto e tutta l'informazione in merito alla sfera sessuale e le varie precauzioni scarseggia e di certo non è così scontata come potrebbe pensare essere nelle zone più povere. Già il lavoro di Silvina che è operatrice sociale si occupa di questo. Il movimento è un plus che lavora su progetti con tanto di raduno nazionali di tutti i gruppi femministi, ogni anno in un luogo distinto.

Oggi mi è arrivato un messaggio sul cellulare indicante l'importo della fattura. Qui si usa parecchio l'"abono", una forma di infinocchiare gli utenti. Il mercato qui agisce in un modo che se solo vai per contratti, rate o similia ti marchiano. Già lo immaginavo ma ho voluto ugualmente, pareva che l'"abono", che non è altro che una flat con tetto mensile, fosse la grazia divina del risparmio, per confermare a me stesso dandomi del salame che, restando in termini culinari, è un infinocchiamento. Feci un contratto di $99 mensili, tutto chiaro fino a qui no? Ora mi giunge la seconda fattura e la somma dell'importo della prima e della seconda corrisponde a circa $420. Ora, bene che non son mai stato un prodigio in matematica però mi pare che qualcosa tocchi. Ma passiamo con ordine. La prima fattura che era di quasi $300 pesos la reclamammo ad un servizio di attenzione al cliente. Il ragazzo ci disse che nonostante le procedure di attivazione fossero corrette, inspiegabilmente (strano... gli abbiamo insegnato bene come si fa) mi fu attivato un contratto di $155 mensili più una prima carica di $65, assicurazioni e altre cose varie. Perfetto, l'errore ci sta, sbagliano tutti, però tuttavia mi chiedo perchè sian sempre le utenze a rispondere però sorvoliamo, morale della favola?  La bolletta è da pagare ugualmente, verrà applicato uno sconto sulla successiva. Ora, io non sono titolare del contratto perchè non posseggo DNI e per evitare problemi a Silvina si è pagato e basta, in fondo se arriva lo sconto di quello che si è pagato in esubero va bene no? A occhio e croce la bolletta successiva è a carico del gestore. Ottimo, arriva la bolletta e che ti trovo? $127 da pagare dove non solo non han fatto un minimo di sconto e non c`è nemmeno uno sconto pendente verificando sul sito, ma han pure maggiorato i $99 del cambio piano. Abbiamo scritto al servizio clienti online. Ci recheremo ugualmente un'altra volta al servizio clienti a vedere che ci diranno stavolta. Personalmente, e qui mi vien da ridere perchè il gestore in questione si chiama Personal, io non avrei e non pagheri nulla, a costo di seppellirli di fax di reclamo e farmi arrivare l'esercito in casa, in fondo carta canta. Un contratto dice tot e tot si deve pagare, però non son ben informato di come funzionino queste cose qui e mi limito a far buon viso a cattivo gioco.

Un grande mistero è la presenza, cambiando un attimo tema, di catene di elettrodomestici, piuttosto diffuse, piene di impiegati che si guardano in faccia e decisamente scarse di clienti che vendono prodotti a prezzi che risultano più cari, una volta adottato il cambio in euro, che in Italia. E l'argentino medio, quando porta a casa $6.000 giá guadagana un buon stipendio. Il cambio ora è grossomodo 1:7 quindi fate voi. L'altro giorno e questo per il momento è il top, vidi nei vari volantini delle offerte, la pubblicità della PS2 (non ho sbagliato a scrivere) che in controvalore te la "tirano" a circa €250-300 mentre la PS3 a circa €500. Io capisco guadagnare e, un mercato che non essendo fluente come l'italiano, richiede prezzi un poco più alti, ma se il costo della merce non è un po' ragionevole mi pare normale che nessuno vada a comprare. Eppure questa forma di mercato, specialmente il pagare in "quotas" ovvero a rate che, se fai tanto di comprare a 12 mesi ti massacrano di rincari, pare abbia risollevato l'economia. Tutto mi suona un poco come si dice qua "medio raro" di certo, la differenza tra chi ha e chi non ha è piuttosto evidente ma, dall'altra parte è innegabile che questo è un mercato che bene o male anche se muniti di vasellina è accessibile a molti.

Di certo la privatizzazione selvaggia fatta a suo tempo è chiaramentevisibile e non c'`molto da dire. Mi da l'idea di un paese dove, nonostante l'immagine dell'Argentina paia avere un volto più umile, più a somiglianza della gente comune, il liberalismo volenti o nolenti l'Argentina se lo trova a braccetto. Ci son tanti misteri che stridono con paese che è contro la liberalizzazione più scatenta e incrontollata eppure pare non si faccia abbastanza. Di sicuro, ciò che è stato fatto ha radicato un sistema che non dico sia impossibile cambiare ma di sicuro ci vorrà tempo, fatica e tanta costanza.
Facciamo un esempio. Ne parlavo con Silvina l'altra sera. Qui la sanità è pubblica, gratuita e non è negata a nessuno. Gode inoltre di buoni professionisti. Le strutture renderebbero grazie ad un poco di ristrutturazione. L'accessibilità è drammatica. Ore e ore di fila e di code per esseri, anche giornate intere. Tempi folli per il turno, ma a questo ci siamo abituati.Questo perchè mancano i fondi e volendo ci si potrebbe anche credere.
Come ottenere fondi? Chi può ovviamente gode delle cliniche private e tra queste una delle migliori se non la migliore è proprio l'Ospedale Italiano, ma questo non fa testo. Ci son diverse cliniche private con ottimi professionisti e tempi di attesa decisamente ridotti che rendono la vita del cittadino medio, ma sopratutto la sua salute certamente migliore. Le cliniche hanno una buona accessibilità da parte di molta gente, o almeno tutta quella gente il cui salario permetta di destinare una percentuale ad una "obra social" che sono come enti, distinti per categorie professionali, che convenzionati alle cliniche private rendono possibile le prestazioni ad esse senza nessun costo o con costi piuttosto ridotti. Bene. Proviamo a pensare se, tutto questo denaro invece di esser diluito in una vasta gamma di obras sociales convergesse tutto ad un fondo unico per la sanità pubblica. Mi pare meglio no? In fondo la obra social permette a chi non ha la "plata" per accedere ad un ente privato di farlo comunque via convenzione. E' come se la nostra mutua si fosse scissa in tante piccole unità private al servizio delle cliniche private lasciando al SSN il compito di arrangiarsi da solo.

Bene, bene, bene. Stasera ho comprato un po`di broccoli. Li mangeremo quando torna Silvina. Ora prendo un altro po' di mate e non so, può essere che mi metta a giocare col computer o vedere la televisione. Magari passano una partita. Ieri, con una giornata d'anticipo si è chiuso il torneo final. Il campionato argentino non ha l'andata e il ritorno ma due tornei distinti, in separata sede magari spiegherò unà altra pentola di curiosità del paese del dulce de leche. Il campione è il Newell's Old Boys, di Rosario. Era in lizza col River Plate il quale però ha ricevuto una sonora lezione dalla terza in classifica, il Lanus, facente parte del cono urbano e situata a sud. I due match chiave si son risolti in questo modo Atletico Rafaela-Newell's 0-3 e Lanus-River 5-1. Il Boca ha vinto ma è irrilevante, ha disputato un campionato pessimo, come il Velez, squadra per la quale "hincho". Inutile dire che ci son stati problemi allo stadio tra risse e quant'altro. Qua è come in Italia per il calcio scommesse, a momenti fa notizia quando non succede niente o tutto va come dovrebbe andare. Bene bene.

Mi spiace solo non poter verificare i vari errori di italiano siccome il correttore automatico è settato sullo spagnolo. Poco male. Alla prossima.

sabato 15 giugno 2013

15 Giugno 2013

Salve,

Oggi è un giorno molto triste per molti porteños. Dopo tanti anni, l'Independiente scende in serie b. Non credo possa interessare parecchio a chi legge ma per il momento è la notizia di maggior rilievo.
Inauguro il mio primo blog da quando bazzico la rete, e si parla di veramente tanti anni, lo stesso giorno in cui abbiamo messo i primi mobili in casa. Uno è il mobile per il pc e l'altro è una credenzina piccola ma molto carina a lato della porta-finestra che da sul balcone. Tutto è quasi meglio di come immaginavo e immaginavamo. Le pareti sono un color arancia acceso ed i mobili di pino in tinta quasi ebano hanno un effetto etnico e rustico che mi soddisfa notevolmente. la cucina è gialla e nella volta d'ingresso ho appeso come delle bandierine di carta ritagliate che Silvina, la mia compagna, comprò in Messico. Sono come i giochi che si facevano da bambini, si piegava la carta e si ritagliava in modo particolare cosicchè, una volta dispiegata appariva una forma o un disegno. Il tema in questione è quello del "Días de las muertes" o "Día de los muertos" a dire il vero non so quale del due sia il corretto, festività messicana, allegorica e forse grottesca del 2 novembre se non erro. Il tutto mi mette molto buon umore.
Armare tutti i cavi tar televsione e computer è stata una piccola avventura. Qui tutto passa via "cable" e la televisione o l'abboni al servizio via cavo o te la puoi scordare, di conseguenza pure la connessione alla rete passa per il cavo.

Oggi pare sia arrivato definitavemente il freddo. L'inverno è prossimo e fino all'altro giorno la temperatura era decisamente mite secondo i canoni stagionali. addirittura in alcuni giorni si poteva stare solo in "remerita" ovvero in maglietta.

In questo momento Silvina è ad una riunione con delle amiche a Moron, che si trova a circa un quarto d'ora di distanza. E' andata in colectivo ovvero in autobus. Moron in questi ultimi giorni è diventata tristemente famosa per un ennesimo incidente ferroviario avvenuto a Castelar che è piuttosto prossima. Non ho idea se la notizia sia giunta ai telegiornali italiani ma il sito ANSA ha riportato la notizia con un articolo che non si limitava certamente alle due righe. Solo un anno fa accadeva sempre nella stessa linea, la Sarmiento, che mi passa sotto casa e se solo tengo la persiana alzata non ho bisogno di darmi al balcone del mio ottavo piano per vederla, una tragedia di drammatiche dimensioni. con più di settecento de feriti ed oltre cinquanta morti.
Vidi la manifestazione per l'anniversario il primo giorno che misi piede a Buenos Aires ovvero il 22 di febbraio. Solo pochi giorni dopo la grandissima manifestazione in Plaza de Mayo eran giunte le già ripetute e collaudate smentite di coloro che si levarono immediatamente dalle responsabilità, dichiarando che i treni non avevano problemi e la colpa non era dei freni. Due giorni una treno ne ha tamponato un altro, in direzione opposta (è bene specificare che la tragedia di Once è avvenuta con il treno che non si è fermata alla stazione medesima che è capolinea ed è uno dei punti nevralgici dello spostamento pendolare, con treni che negli orari di punta son stipati di gente, veri e propri carnai e negli orari normali son solo pieni) causando "solo" tre morti e più di duecento feriti. Poteva esser ben peggio, alle 7.30 normalmente il flusso è vero Buenos Aires o non verso il lontano ovest e solo il fatto che il treno tamponato era nella fase carico/scarico dei passeggeri poteva ulteriormente aggravare le cose. Inutile dire como son piovute le dichiarazioni in merito al "verificheremo se si tratta di un incidente o ecc. ecc."

La linea Sarmiento la prendo spesso quando mi sposto verso il centro. Preferisco il treno ai colectivos, sarà perchè mi piacciono i treni, e non è che non son abituato agli autobus. A Genova li prendevo spesso. Qui il sistema è un poco diverso. A Buenos Aires si usa la SUBE (sistema único boleo electrónico) che è una tessera ricaricabile utilizzabile per i colectivos, il treno ed il subte, ovvero la metropolitana. Si paga a zone ed il costo non è altissimo a parte per il subte, questo perchè? Non solo io, ma tutti gli argentini si chiedono come mai, al contrario dei treni e colectivos dove l'utilizzo della SUBE permette viaggiare ad un costo inferiore, usare la SUBE in metropolitana costa esattamente come fare il biglietto, ovvero $2.50 secondo un aumento tariffario abbastanza recente e pensare che si pensava ad un ulteriore aumento a $3.00 o $3.50 non ricordo bene. Roba da scendere con le forche, perchè spendere due pesos e mezzo a botta è tanto, se poi si pensa che negli orari di punta ci son linee che viaggiano talmente piene che non è possibile salire... e per pieno intendo persone pressate con l'impossibilitá di grattarsi i gioielli di famiglia se la necessità lo invita. Per il resto è uno strumento comodissimo. La SUBE. Fino a pochi anni fa non esisteva, per la croce dei conducenti di autobus che si dovevan destreggiare tra guidare, fermarsi per far scendere o salire (qui le fermate sono "indicate" malissimo e lo conosci o le conosci...a volte son solo numeri dipinti su un lampione o posto con un adesivo alla bene e meglio) senza contare il dare il resto. Morare della favola, un gran casino perchè qui a Buenos Aires il cambio spesso è un dramma. le monete fisiche son poche e usare un apparato che va a monete di conseguenza può rivelarsi complicato. Se sommiamo che il flusso di persone che si spostano sui mezzi pubblici è più che notevolmente alto, assumiamo proporzioni drammatiche.

Parlando delle monete. Inconcepibilmente esistono banconote da $2.00 che non servono praticamente a nulla, la carta delle banconote è di bassa qualità e normalmente le banconote da due pesos o le tratti con i guanti o ti si sparpadellano in mano, ed il taglio più alto son $100.00. Discretamente poco. Considerando un cambio euro a circa 6.5 anche se sicuramente saremo ora intorno ai 6.7, son pochini eh? Non sarebbe meglio eliminare le banconote da $2.00 e inserire un taglio da $200.00? Anche per evitare di uscire ogni volta dall'automatico con mazzette di soldi? Gli argentini se lo chiedono eppure si continuano a fabbricare(con un costo) banconote da due pesos e le monete restan sempre in secondo piano.

Perfetto. Ora credo mi farò un cafè, in attesa che Silvina ritorni. Può essere mi beva un mate. Un paio di settimane fa a Colonia, in Uruguay abbiam comprato un mate in calabaza, che una verdura piuttosto prossima alla zucca. Son molto rinomati i mate in calabaza per quanto sian fragili e abbastanza stronzi. Il mate specifichiamo, non è la bevanda ma la piccola coppa dove si pone la yerba e si beve usando la bombilla. Una settimana dopo già iniziava a perdere dal fondo! Ora vediamo come fare per restaurarlo. È costato ben ottanta pesos uruguayos!

Mi metto all'opera:-)